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Aggiornato: 3 giugno 2025
Temè che venisse a comandargli di pigliarsi in ispalla i bimbi, le masserizie, e Tecla e tutto, per andare in cerca d'altra casa e d'altri padroni; ma quando la udì domandare della sua figliuola con voce dolce, sebbene commossa, gli tornò il cuore a posto; e preso un lume la menò diritta nella cameruccia di Tecla.
Credo che sia così.... Ma la Ginevra è cosa d'altri oramai. Tu non sei gi
Una volta, in un vagone, vidi un francese che leggeva un libro con grande attenzione, facendo di tanto in tanto un segno di stupore. Tutt'a un tratto, mentre cercavo di leggere il titolo sulla copertina, esclamò: Ah! c'est dégoûtant! e cacciò il libro nella valigia, con un atto di sdegno e di disprezzo. Rimase qualche minuto sopra pensiero; poi riaperse la valigia, riprese il libro e ricominciò a leggere. Poteva aver letto un paio di pagine, quando diede improvvisamente in una grande risata, e voltandosi verso il suo vicino, disse: Ah! caro mio, c'è qui una descrizione d'un pranzo di nozze che è una vera meraviglia! Poi continuò la lettura, dando a vedere in mille modi che ci provava un gusto infinito. Il libro era l'Assommoir. Quello che accadde a quel francese leggendo l'Assommoir, accade a quasi tutti alla prima lettura dei romanzi dello Zola. Bisogna vincere il primo senso di ripugnanza: poi, qualunque sia l'ultimo giudizio che si porta sullo scrittore, si è contenti d'averlo letto, e si conclude che si doveva leggere. Il primo effetto che produce, in specie dopo la lettura d'altri romanzi, è come quello che si prova all'uscire da un teatro caldo e profumato, ricevendo nel viso il soffio fresco dell'aria aperta, il quale d
E quella medesima sera, forse all'ora medesima, l'Illustrissimo, tornato a casa dal teatro prima del consueto, scese di carrozza e, senza nulla chiedere nè della padrona, nè d'altri, si ritirò subito nel proprio appartamento.
Son mal fermi quaggiù tutti i legami, Tu sei solo immutabile, o Signore! S'amo creati cuor, fa ch'io rïami In essi te che mi comandi amore: Se d'altri il braccio mi sostiene alquanto, Sostenga essi con me tuo braccio santo.
Era qualche cosa tragica, fra loro, come un urlar lontano di lupi famelici, che a mandra lascino le steppe nevose, per addentrarsi ov'è speranza di preda. Grandi visioni li turbavano, inesplicabili visioni d'altri luoghi e d'altri tempi. La passione quasi taceva, innanzi al mistero di due anime congiunte da ineluttabile fatalit
Dacchè pel fallo prisco doloranti Alla luce veniam, qual dolci aïta Ne' genitorï è data a' nostri pianti! In ogni coppia umana, onde la vita D'altri umani si svolge, ecco una diva Pe' figiuoletti carit
E perciò le monete cosí tassate non resterebbono ferme sotto simil tassa: percioché o che sarebbono in altri luoghi trasportate; overo che sarebbono altrove rifatte e poi riportate a spendere con qualche vantaggi, sotto titoli o nominazioni d'altri valori, nei luoghi ove fossero state cosí tassate; overo che sarebbono nascoste, finché venisse il tempo di poterle di nuovo spendere sotto i loro primi dati valori, e forse anco per maggiori.
Ivi troviamo soltanto il biglietto della nota alpinista Jeanne Immink, salitavi con Antonio Dimai per la via solita dei primi ascensori: d'altri seguenti nessuna traccia.
Ad ogni modo, in mancanza d'altri, i ghibellini si gettarono in braccio a uno strano capo, Giovanni re di Boemia figliuolo di Arrigo VII, un bel giovane tutto zelante per l'imperatore, per il papa, per la pace, per qualunque impresa, vero cavaliere di ventura, precursor de' condottieri, quasi giá condottiero.
Parola Del Giorno
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