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Eran la più parte seminudi, macilenti, colle camicie che cadevano a brani, coi capelli scarmigliati e polverosi, orribili a vedersi; mi pareva d'esser Don Rodrigo in mezzo alla folla degli appestati in quel famoso sogno della notte d'agosto. Che vuole questa gente? mi domandavo; dove mi son lasciato condurre? Come uscirò di qui? Provavo quasi un senso di paura e guardavo intorno con inquietudine.

Labbra ardenti come le montagne di Sicilia coronate di boschi incendiati nei tramonti d'agosto. Denti bianchissimi e precisi come le casette strette tutte in fila bianca in fondo alle rade italiane quando si giunge sopra una nave veloce all'alba. Le due sorelle si chiamano Augusta e Vittoria.

Qui finivano le memorie di Fulvia che ricevetti in un piego da Chamounix il giorno 20 agosto. Ad esse erano aggiunte le poche righe seguenti in data di Chamounix. «Dopo averci pensato a lungo, ho trovato. «Giunsi a Torino il giorno tre d'agosto dopo otto mesi di assenza. Avevo il mio progetto gi

Era una notte d'agosto. Muta l'aria, e il cielo ingombro di nuvole nere, che passavano lentamente sulla luna; un'afa, una quiete nell'atmosfera, come quando s'avvicina un temporale; le muraglie della carcere, che, percosse tutto il dall'infocato sole, parevano mandar fuori tuttora una vampa; e d'ogni intorno, nel cortile delle prigioni, silenzio e oscurit

Le più basse nevi estive si trovano nel fondo di fessure che servono regolarmente di raccoglitori delle valanghe; così trovai alla fine d'agosto 1893 un ammasso cospicuo di neve sul lato est di Val Ruina, ad appena 1450 m. d'altezza. Di questi non esisteva finora, a quanto io sappia, una descrizione qualunque.

Pian piano, camminando in punta di piedi, andò a sedere accanto alla finestra aperta. Nell'immenso buio di quella notte soffocante d'agosto, nel silenzio profondo del villaggio addormentato, la sua fantasia da poeta evocava come un'oasi laggiù, lontano, la casa di Santhi

In una stanza su in alto del palazzo ducale di Milano, tutto intento ad osservare la prim'alba d'un giorno d'agosto, stavasi il nostro Alberigo seduto vicino ad un finestrone. Aveva presso una tavola, su cui stavano molti fogli scritti, appesa alla parete la sua spada, su di un tavoliere il suo liuto.

L'organizzazione di un corpo di volontari in Toscana capitanato da Nicotera nocque, e se quelli stessi volontari si fossero inviati in Sicilia, sarebbe stato assai meglio. Era dunque verso la fine d'agosto quando pronto l'Esercito Meridionale sulla sponda sicula dello stretto di Messina, si disponeva a traversarlo.

Per essere alla fine d'agosto, era una giornataccia impossibile, con rovescioni di pioggia che facevan paura, accompagnati da un ventaccio uggioso, che non permetteva neppure di tener le finestre aperte. Andare allo stabilimento dei bagni, manco a pensarci. Gi

Nella grande stanza deserta, il sole d'agosto entrava a fiotti dalle vetrate senza tende, e gli armadii intorno sapevano di resina, e i mosconi ronzavano contro i cristalli mentre lo stridio non interrotto delle cicale sembrava arrecare su dalla valle il saluto trionfale della terra feconda.