Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 9 giugno 2025


Gustavo Chiesi, che si interessava assai poco della vita del reclusorio e che giurava, di tanto in tanto, che non avrebbe mai scritto una riga sulla sua prigionia, aveva della tenerezza per il cuoco. Ci diceva che, se andava fuori, voleva fare qualche cosa per lui, perchè lo meritava. Sapevamo che era un fratricida, ma avevamo la sua parola d'onore ch'egli era innocente.

Smosse parecchi spilli, intrecciò i capi di filo facendo risuonare i fusi innumerevoli che si urtavano, poi, sorridendo sempre alle sue immagini serene, tornò a dire: Com'è bella la campagna! E neppure oggi non esce? domandò il cuoco. Se vedesse che giornata, che sole! Che! Non ho tempo neppure di farmi la minestra. Non so quando mi potrò muovere; ho un lavoro straordinario.

Per tutto quel giorno non si parlò d'altro che del Sultano. Aveva innamorato tutti. L'Ussi si provò cento volte a schizzarne la figura e buttò via la matita disperato. Lo proclamammo tutti il più bello e il più amabile di tutti i Monarchi maomettani; e perchè la proclamazione fosse veramente nazionale, ci piacque di sentire il parere anche del cuoco e dei due marinai.

Ritornava da un banchetto politico in questo caso la parola pranzo è troppo volgare dove alle frutta aveva minutamente spiegato ai suoi elettori futuri il suo programma: gli applausi erano fioccati, la cucina del cuoco, lo champagne ed il programma del candidato avevano prodotto molta impressione: l'elezione era assicurata.

Misi la testa dentro: era buio. Chiamai il cuoco per nome: Gioanin! Il poveretto, afflitto dalla mala riuscita d'una frittura, e forse anche inquieto per la vicinanza dei due «selvaggi», non dormiva. A l'è chiel? Son io. Tardò qualche momento a rispondere e poi, voltandosi sul letto, esclamò sospirando: Ah! che pais!

dicendo: Padre abate, a dirvi il vero, nello stomaco sento un pizzicore, che, manicando un bocconcello, spero facilmente nol trarrei piú fuore. Presto disse l'abate a frate Piero, ch'era ivi cuoco e si faceva onore, reca qualche sostanza al cavaliere. Frate Piero va via come un levriere e reca una minestra in un piattello. Filinor la trangugia in un baleno.

Un grosso cuoco in berrettino bianco, e grembiale di tela, con una casseruola in una mano e un mestolo nell'altra, col faccione rubicondo aperto in un beato sorriso, faceva bella mostra di sul cartoncino inverniciato, sul quale era incollato un pacchetto di foglietti che portavan scritto, la data del giorno, il santo, il mese, le fasi della luna, l'ora del mezzogiorno e della mezzanotte, un avvenimento storico; e dietro una pietanza nuova, qualche dolce e la maniera di apparecchiarli.

Leonardo si lasciò condurre al suo letto e spogliare; quando fu sotto le lenzuola levò una mano ad accarezzare la testa tremante del vecchio servitore, e domandò sotto voce: se n'è andata? Ritorna. In fatti Ernesta tornava. Era andata a dare ordini ad Olimpia ed al cuoco, aveva ripreso le redini della casa.

Lord Pepe, venuto al finestrino, si abbottonava i guanti. I suoi guanti erano color fuliggine; gli stavano bene. Mentre le ruote cigolavano, accese una sigaretta. Io vidi a poco a poco allontanarsi, biancheggiare nell’ombra il cuoco del Salon-restaurant, che fumava con regale volutt

Era il cuoco del bettolino un buon diavolo cogli occhioni pieni di lampeggiamenti e con le ganasce lardose. Aveva per noi della vera affezione. Coi pochi centesimi che potevamo spendere, si struggeva per farci mangiare meno scelleratamente che poteva. Sopratutto era pulito.

Parola Del Giorno

sottraesti

Altri Alla Ricerca