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Egli comandò quel corpo di 15,000 Piemontesi, che il conte di Cavour mandò in Crimea e prese parte al bel combattimento della Tchernaia. Nella campagna del 1859 Lamarmora s'ebbe una parte secondaria, non saprei proprio perchè, se non fosse ch'egli va considerato come un generale organizzatore ed amministratore, un ministro, piuttosto che un generale di strategia e di campi di battaglia.

Cavour vigile e possente intelletto uomo di Stato degno del Re Vittorio Emanuele concepisce la felice idea di mandare nelle terre d'Oriente, sui campi di Crimea, combattenti, tra i soldati d'Inghilterra e di Francia, i nostri bravi soldati che riaffermino alla Cernaia, la virtù degli animi e la potenza delle armi italiane.

Tra i soliti, oltre a don Procolo, viene tutte le sante sere d'inverno il signor Tazza, detto Battistone, maggiore in pensione, un avanzo di Crimea, grande grosso come una torre, celibe anche lui, gi

VI. Congresso a Parigi. Io non dico che tutte queste fossero cose operabili: dico anzi che da un solo uomo operabili non erano tutte la minima parte di quelle; che le più importanti operare non poteva il Piemonte tutto intero qual è. Io non approvo e non biasimo; espongo, e rammento. E la memoria mi dice che i benefizi sperati dalla guerra di Crimea, la qual guerra poteva portare seco pericoli estremi ai deboli se continuata e dilatata, non vennero appunto di . Se il Piemonte ebbe quindi opportunit

VIII. Jattanze e speranze. Ma ritorniamo all'animoso ministro dal quale l'ordine delle idee ci portò alquanto lontano. Rivenuto di Parigi al suo parlamento dovevasi certamente aspettare che, col ritegno voluto dalla prudenza, egli toccasse delle cose trattate in Parigi, cioè della proposta sua rispetto al migliore governo da dare a una parte degli Stati Papali. Nel che non poteva, almeno in massima, non convenire, e l'Imperatore, la cui lettera a Edgardo Ney rimaneva da più anni quasi fatta ludibrio alla Corte di Roma; e l'Inghilterra, che aveva nella vittoria di Crimea messa in luce piuttosto la sua debolezza che la sua forza, e a cui doveva gradire che opportunit

Mentre la nave che doveva trasportare lo Czar da Pietroburgo a Kronstadt saltava in aria, mentre due reggimenti si ribellavano a Mosca, mentre una colonna di condannati in Siberia marciava in armi verso gli Urali, un manipolo di fuorusciti sbarcava in Crimea e metteva in fiamme le province meridionali dell'impero.

IX. Patti segreti. Se i fatti storici, per disgregati che paiano, non possono in tutto tenersi divisi così che non abbiano tra relazione veruna; non si deve però anco la loro apparente successione, o il materiale concorso di certe circostanze, prendere come vincolo di causa ed effetto. La critica storica in questo rispetto dev'essere governata dal criterio morale; e specialmente ne' fatti recenti deve l'uomo tenersi in guardia contro i pregiudizi delle passioni, e contro le sentenze de' politicanti volgari, e anche contro le testimonianze di taluni fra gli uomini che hanno presa qualche parte alle cose. Chi dicesse che alla alleanza di Francia col Piemonte nel 59 la guerra di Crimea fosse necessario apparecchio, si mostrerebbe nuovo delle cagioni che consigliano le alleanze. Ma chi non volesse immaginare alcun negoziato, alcun patto precedente alle cose seguite nel corrente anno, col fare un vuoto nella serie de' tempi, non provvederebbe alla verit

Un bel giorno, che è, che non è, quel piccolo Piemonte osava mandare ventimila uomini a combattere nella Crimea, accanto agli eserciti di Francia e d'Inghilterra. Le condizioni d'Europa incominciavano a chiarirsi: Francia e Inghilterra da un lato; Austria e Stati minori della Germania dall'altro. Si metteva da questo anche la Russia? Dall'altro si aggiungeva la Turchia.

Ai tempi della Crimea, quando ci sono passato io, erano tutte d'una bellezza incontrastabile, ma un pochettino massiccia. Mi dicono che ora ci sia un altro tipo, alto, flessuoso, con una tendenza spiccata al biondo, e dei languori orientali nell'occhio. Come le preferite voi, Vaussana? Fortunato briccone! godete il mondo, finchè vi dura la gioventù. Ma non abusate, mi raccomando; è insalubre.

Il vecchio Pigna si fregava le mani in segno di giubilo, pensando che il nuovo governo avrebbe diminuite le imposte e il prezzo del sale, sperando che la guerra avrebbe fatto aumentare il valore del frumento, dell’avena, del vino, del fieno, come al tempo della guerra in Crimea.