United States or Yemen ? Vote for the TOP Country of the Week !


Lei non deve che lasciarlo credere saltò su la Bibiana. Ci penseremo noi a propalare la notizia come si deve. Lei non dovr

Tornarono a casa, lungo la via si fece altra parola. Ma saliti alle loro stanze, andò la Stella a nascondersi in un angolo e cominciò a piangere dirottamente; e la madre, nell'udire quel pianto, a domandarne la cagione: cosicchè Damiano s'ingegnò a farle credere che la sorella avesse mal di capo, e si crucciasse di non poter lavorare in que' giorni che il bisogno si faceva maggiore.

Da qualunque lato tu consideri la mente di Dante, trovi in essa ridotto a realtá l'ideale del vero poeta. L'originalitá è un bisogno per lui: è l'esuberanza delle sue forze intellettuali, che sempre gliela comanda. E fino in quei momenti, ne' quali vorrebbe farsi credere imitatore d'altri poeti, egli smentisce col fatto la propria asserzione.

Si capisce che non sono inventate, ma prese dal vero. Un caso lugubre avvenuto al rimpianto Ponchielli (caso successogli realmente a Bergamo) farebbe credere alle predestinazioni... La storia di una miserabile popolana milanese, il cui marito, pessimo soggetto, le toglie tutti i figli, gettandoli all'ospizio, è una figura degna di Domenico Induno. L'ambiente milanese, in cui quella disgraziata patisce, la malignit

CRICCA. Non posso credere che la soverchia bestialitá basti a far un uomo savio. PANDOLFO. Torniamo all'argento: che mi rispondi? GUGLIELMO. Io non so che rispondervi, perché non so nulla di quello che dite. PANDOLFO. Io non vo' piú moglie. Torniamo all'astrologo, ché ti ritorni in quel di prima e restituiscami l'argento.

Insomma... mi è sdrucciolato... giù dalla bocca... qualche cosa... da far credere... sospettare, che noi fummo insieme ad ammazzare il Conte Cènci... Burlate voi? Allora noi siamo perduti... No... dico da senno... ma quelli, che mi hanno sentito, paionmi tutte persone dabbene.

Lo lascio nella dolce illusione di credere che sia stato il mutuo soccorso organizzato da lui a mantenere la calma nelle sua arci-diocesi e non le diverse e note condizioni economiche della provincia di Messina e constato la lodevole tendenza non mistica, ma terrena, nella cura dei mali.

Aldo si volse, esitante, non osando credere, non osando sperare. E ancora squillò quella soave chiamata infantile: Pap

Io non veggio omai quello che per me si debba adoperare o credere; perché, se veraci sono gli evangelici dottori e se parimente li sottili e tenebricosi maestri in teologia e nostri sofisti dicono il vero; se li pontificali decreti ovvero umane leggi, che vogliamo dire, ligano o ligar possiano le nostre coscienze; ed oltra di questo se alcuni altri dottori moderni non sono capitali nemici de la vera fede bugiardi, ma hanno la veritá ritrovata; a cui crederò io? a cui prestarò fede?

Io ho passata un'orribile notte, per Lei, e non l'ho passata dormendo, com'Ella potrebbe credere; mi sono addormentata sull'ultimo, per la stanchezza.... E come l'hai passata, dunque? domandai senza resistere allo strappo cui ricorse Lidia per togliersi alla mia stretta. L'ho passata meditando! rispose la donna, mentre s'allontanava e si raggiustava l'accappatoio.