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Aggiornato: 9 giugno 2025
Erano passati cinque anni dal principio della reclusione a Macello, quando l’imperatore Costanzo, mosso dalla difficolt
Non parlar così a traverso, disse il signor Costanzo, facendo la voce grossa e severa: mi fai proprio rabbia!... la tua modestia è una bella cosa.... ma, quando è chiaro, come due e due fan quattro, che tu sei nato pittore.... Oh vorrei vederla!... capisco gi
Ma la pittura ch’egli fa della corruzione della Corte di Costanzo può giustificare la radicale epurazione compiuta da Giuliano. Tale epurazione è considerata da Libanio come uno degli atti più lodevoli di Giuliano.
I difensori che Costanzo ha trovato fra gli storici moderni⁵⁹ mettono in dubbio la verit
Adesso così a tratti consideriamo l'andatura della biscia romana per acquistare dominio principesco, e prevalenza sopra la Chiesa di Cristo. Nel Concilio di Nicea per la prima volta si udì ricordare il nome di patriarca, e compartirlo non solo al vescovo di Roma, ma ed anco a quelli di Alessandria e di Antiochia dichiarati uguali fra loro. La fortuna ci è, e si agita fuori di noi; beato quello che afferratala se la lega innanzi al carro, e fu fortuna che i vescovi scacciati dalle sedi orientali, segnatamente Santo Atanasio vescovo di Alessandria, ricorressero a Roma, dove Giulio I allora vescovo gli accoglie a braccia quadre, e ne cava partito di convocare un Concilio a Roma per costringere con molte minaccie i nemici di Santo Atanasio a professargli venerazione ed ossequio: quì stava la ragione per lui, e la ragione gli somministrò l'addentellato a costruire un diritto: subito dopo, lo assistesse la fortuna, o ci adoperasse ingegno, il Concilio di Sardica confermò le sentenze di quello di Roma. Papa Liberio vescovo perde il terreno acquistato, però che Costanzo imperatore preso in uggia Atanasio ordina a Liberio si separi da lui; Liberio si prova resistere; era immaturo il tempo, quindi ne tocca; cacciasi in esilio in Berea, sostituiscongli nel vescovato di Roma Felice II, ma vinto dal tedio condanna Atanasio, e tornato a Roma governa la sua Chiesa in societ
Uscì di quelle sale; ma non ebbe il coraggio di tornar subito a casa, di rivedere sua madre e sua sorella: rifatta la via fino alla dimora del pittore Costanzo, andò a sedere di nuovo al letto di lui; l
È tanto l’odio di Gregorio per Giuliano che il pio scrittore, onde poterlo, con ancora maggior efficacia, accusarlo di perfidia, non esita a farsi l’entusiasta apologista dell’imperatore Costanzo. Qui c’è un voluto e deplorevole oscuramento della verit
Quel dì e i seguenti spese a metter in regola le poche faccende della famiglia; parlò col signor Lorenzo, a cui volle confidare l'ultimo frutto de' suoi guadagni di quell'anno; finalmente andò anche dal pittore Costanzo, a pregarlo d'informarsi qualche volta de' suoi, e di dargliene poi notizia, quando fosse lontano.
Nè Damiano aveva mai parlato con essa di ciò che poteva succedere. Pareva ch'egli neppur ci pensasse; non cercava più del signor Costanzo, o del signor Lorenzo e neppur del buon Rocco; il quale forse era il solo che avesse indovinata l'angustia da lui compressa nel cuore; il solo che, al suo passare per la via, lo seguitasse a dilungo con uno sguardo, in cui erano piet
Non vogliamo donne! gridarono ad una voce i padri Agapito, Costanzo e Ilarione. Il priore sorrise di quel terzetto all'unissono. Continuate; diss'egli. Ho quasi finito; ripigliò il padre Restituto. Non vogliamo donne e frattanto ne abbiamo una in convento. E quel che è peggio, non in forma di visitatrice, che potrebbe ancora tollerarsi per un giorno, ma in forma di tentatrice.
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