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Aggiornato: 24 giugno 2025
Dobbiamo a questo vile cortigiano ebreo la descrizione del trionfo.
Ma il Giovio cortigiano e vescovo dopo averci narrato, nella Vita di Lione X, che il Cardinale Bibbiena si distingueva a far perdere il senno ad uomini provetti, e il Papa soleva pigliarsi spasso di loro, li lodava, li regalava, dava loro ad intendere panzane per modo che di sciocchi ch'essi erano gli faceva diventare al tutto pazzi ed insensati, aggiunse: siffatti scherzi erano degni di un principe nobile e gentile.
Fu molto cortese don Giovanni Cabrera, il marchese di Moya. Il vecchio cavaliere, dopo tutto, non aveva che da inchinarsi in quella stessa guisa che tutti gli altri avevano fatto al nuovo astro sorgente; da buon cortigiano, non aveva che da seguire l’esempio dei suoi eccelsi padroni.
Anche Roberto, d'ordine superiore, forse per riguardo alla famiglia degli Squirace, forse per zelo di qualche assiduo cortigiano e commensale del duca, era stato inviato in Calabria: e in una delle più dure prigioni: nella prigione di *. Enrica, dunque, domandava di tanto in tanto notizie della bambina.
Quanto a te, Bonisconti, non ti ho chiesto che cosa vuoi; ho indovinato i tuoi gusti. Non si può averli diversi da' tuoi, senza averli cattivi, notò il Bonisconti, da cortigiano finito. Il Priore brontolò un paio di sillabe, che potevano essere un grazie, e andò a sedersi in un angolo, indicando cortesemente all'Ariberti di mettersi alla sua destra. E così? Veniamo al quia.
Sia come vuolsi, il favorito stomacò i principi di Lamagna per la sua strabocchevole ambizione e tirannia, e questi, unitisi a consiglio, primi gli arcivescovi Annone di Colonia e Sigofredo da Magonza, trassero dalla loro molti altri e decisero di sottrarre Enrico alla tutela della madre e del cortigiano.
«Salvo vostro onore, Messer lo Re,» interruppe il cortigiano che aveva consigliato il duello con la religione «dovevate dire al taglio della testa, perchè a norma delle costituzioni del Regno, tale è il privilegio dei nobili.»
Così pure d'Estrigaud è fratello di Vernouillet, personaggio della Question d'argent: è l'uomo senza cuore e senza coscienza, il cinico avido e depravato, colla sola differenza che d'Estrigaud è più elegante, più sibarita, più cortigiano, e Vernouillet più volgare. Torniamo al Demi-monde.
Il cortigiano è lieto di poter allontanarsi dalla presenza dell'infuriato signore col pretesto di eseguire gli ordini. Egli urla, grida, freme. La corona imperiale spetta soltanto a lui, all'erede del divino Augusto, all'immortale Apollo, che si è degnato rivelarsi ai mortali.
Oh, per questo, vedrai che lo potrò; ribattè egli animandosi. Non sono uno schiavo, io; e Gian Aloise non iscrive da padrone. Diciamo piuttosto ch'egli tratta da re. Quando un re scrive "vi vedrò volentieri", il cortigiano accorre senz'altro. Io non sono un cortigiano, e non ho ambizione di uffici illustri o lucrosi. E li merito, poi? Penso di no, ed ho il diritto di esser modesto, mi pare.
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