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Il 25 mattina, alle sette e mezzo, partivo da Magonza sul vapore Loreley. Pioveva e tirava vento; le umili rive e le isole del fiume con i loro grandi pioppi sfumavano nella nebbia. I gioghi del Taunus non si vedevano affatto; ad un certo punto poco più si vedeva che i fiotti giallastri rotti dal piroscafo.

E niuna di queste aderí, e tutte trattarono piú o meno con Cristiano, arcivescovo di Magonza, cancelliere imperiale e capitano d'eserciti; ed Ancona sostenne uno stupendo assedio contra questo prete guerriero, ma s'accostò non alla Societá, all'imperator greco, e cosí ebbe contro di Venezia.

Eravamo a martedì, e la prima pubblicazione, a Rüdesheim che in Italia, doveva farsi alla domenica seguente. Non so come l'amico Steele abbia potuto persuadere il vescovo; insomma, vi fu uno scambio di telegrammi fra Magonza e Roma, e venerdì a mezzogiorno arrivò la dispensa di tutte le pubblicazioni. Fu lo stesso Paolo che la portò a Rüdesheim.

Violet era rimasta a Rüdesheim perchè certi suoi conoscenti di Norimberga le avevano promessa una visita; ed io avevo scelto quel giorno per andare a Magonza dove intendevo acquistare un dono per lei. Tornai con un braccialetto assai semplice e con questi versi di cui ella comprese subito il concetto benchè avesse bisogno di qualche spiegazione speciale.

Subito volgendosi Donna Matilde come a scongiurare un pericolo: Vi giuro, vi giuro, Madonna, che il mio animo è cangiato verso vostra figlia! Confesso che se lui indica il Belcredi non fosse venuto a impedirmelo in nome del Papa Alessandro, l'avrei ripudiata! : c'era chi si prestava a favorire il ripudio: il vescovo di Magonza, per centoventi poderi.

Magonza, Hôtel Karpfen, 21 giugno. Amica mia, tu vorrai sapere cosa ho sentito questa sera, a Magonza. Ecco: di essere sulla soglia d'un'eternit

La seconda volta che fui a Leida, volli andar a veder morire questo meraviglioso fiume. Fino dalla prima volta ch'avevo passato il Vecchio Reno, in quella avventurosa passeggiata alle dune, m'ero soffermato sul ponte, domandando a me medesimo se quel piccolo ed umile corso d'acqua era veramente quello stesso fiume che avevo visto precipitare con immenso fragore dalle roccie di Sciaffusa, espandersi maestosamente in faccia a Magonza, passare in trionfo dinanzi alla fortezza di Ehrenbreitstein, sbatter l'onda sonora ai piedi delle Sette montagne; specchiar nella sua corsa cattedrali gotiche, castelli principeschi, colline fiorite, rupi aeree, rovine famose, citt

Dato sesto alle mie faccende per un pezzo, mi dimisi da un ufficio pubblico cui più avrei mancato e ne ritenni alcuni altri senza importanza, per non dar luogo a troppi commenti. Partii quindi per Milano e presi la linea del Gottardo. Fui a Magonza il 21 giugno, avendo in animo di partirne la mattina del 25 col battello a vapore discendente che tocca Rüdesheim, sulla destra del Reno, alle nove. Arrivai a Magonza di sera, da Francoforte. M'ero messo in testa che Violet dovesse passare di l

Sigofredo di Magonza, in cuor suo non tranquillo, abbassa il capo, ed uscito, in quell'istante istesso riparte per l'Alemagna. Il camerario annunzia in seguito il principe Baccelardo. Santo padre « sclama Baccelardo entrando » santo padre, Salerno è presa dai Normanni. A questa notizia Gregorio percuote del pugno la tavola e grida: E tu, neghittoso, tu vieni a portarcene vergognosa novella?

Allora il camerario annunzia Sigofredo arcivescovo di Magonza, il quale veniva di Lamagna onde riferirgli di gravi cose. All'udir di costui, Ildebrando, come se stimasse doversi far trovare in attitudine più autorevole di quello starsi addossato ad una finestra, si asside avanti ad un tavolo gremito di pergamene e codici di Santi Padri, ed ordina che fosse introdotto. Sigofredo si reca a baciargli la mano, indi parla: Padre beatissimo, unitamente ai vostri legati presentammo a Nurimberg all'imperatore Enrico i decreti del concilio che vostra santit