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Aggiornato: 31 agosto 2025


Rifiutare una corona di contessa per diventare la signora Barbano! Ma quel Barbano, poi, non ha un soldo.... La signora Carlotta osservò che l'affermazione era esagerata.

CORONA. Anzi, piú de li tristi e disonesti che de li boni. PAOLA. Or basta: non sai che 'n doi mesi, e non piú, sotto il titolo di Limerno l'ha composto? CORONA. E' viemmi detto che, tutto a un tempo che lo componeva, eragli rubato da gli impressori. PAOLA. Cotesto è piú che vero; ché ove interviene stimulo di sdegno, spizziano versi senza alcun ritegno.

Lo sforzarsi ad avere di quelle frondi, il frutto delle quali l'ha nutricato, niun'altra cosa ne mostra che l'ardente disiderio avuto da lui, come di sopra si dice, della corona laurea; la quale per nulla altro si disidera, se non per dare testimonianza del frutto.

E dalle solitudini di Sant'Elena lo spirito di quel Potente manda a chi sa intenderla una voce che dice: la corona delle vittorie immortali non posa se non sulla tomba del forte, che, dimentico di stesso, combatte sino all'ultimo giorno pel santo Vero e pel Diritto dei Popoli.

Laonde esso, con alcuni altri cardinali italiani, sotto certe promessioni, ordinato questo medesimo, adoperò che il papa pronunziò la legge del dover potere rinunziare il papato: e il di santa Lucia, essendo stato cinque mesi e alcun papa, venuto co' papali ornamenti in concistoro, in presenza de' suoi cardinali pose giú la corona e il papale ammanto, e rifiutò al papato.

Dive che dal bel monte d'Elicona discendete sovente a far soggiorno fra queste rive, ond'è che d'ogn'intorno il gran nome Toscan più altero sona: d'eterni fior tessete una corona a lui, che di virtù fa 'l mondo adorno, sceso col fortunato Capricorno, per cui l'antico vizio n'abbandona.

Berengario ricusa, l'esercito si scioglie, Ottone viene a Pavia e a Milano; e qui, in dieta, deposti Berengario e Adalberto, ei riceve di nuovo la corona regia d'Italia in Sant'Ambrogio. L'anno appresso riceve l'imperiale in Roma , e fa nominare re Ottone II figliuol suo.

Coll'affanno del cuore, che agogna una corona, Carlo da tre giorni percorre l'oceano. Spesso sedendo a mensa, o giocando a scacchi, quando meno se l'aspettano i compagni si alza da tavola, ascende sopra la coperta; aguzza gli occhi da settentrione, ed esclama con voce tra spaventata e gioiosa: «È Italia quella

mio figlio fu e tuo bisavol fue: ben si convien che la lunga fatica tu li raccorci con l’opere tue. Fiorenza dentro da la cerchia antica, ond’ ella toglie ancora e terza e nona, si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, non gonne contigiate, non cintura che fosse a veder più che la persona.

La cerimonia non fu lunga ma semplice, patriarcale, al cospetto della maggior parte di quei prodi romani, che facevano corona alla bellissima coppia.

Parola Del Giorno

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