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E puossi quel mezzo il quale per l'autore s'intende, che è intorno all'etá de' trentacinque anni, moralmente prendere, secondo che in quella etá ogni corporale virtú è a sua perfezion venuta; e cosí, in qualunque tempo l'uomo si ravvede del suo mal vivere e al ben vivere si converte, si può dire ogni potenzia animale esser venuta in perfetta virtú; e cosí nella buona disposizione, aiutato dalla grazia cooperante, perseverando, va di questa virtú in altra maggiore, e di quell'altra in un'altra, tanto che egli perviene dove ciascun discreto disidera al suo fine di venire.

Deh! non ti rincresca lo stare con meco, che tuo figliuol sono, alquanto a ragione, e quello che giusta indegnazion mi fa dire, come da uomo che ti ramendi disidera e non che tu sii punita, piglierai. Párti egli essere gloriosa di tanti titoli e di tali che tu quello uno del quale non hai vicina cittá che di simile si possa esaltare, tu abbi voluto da te cacciare?

Lo sforzarsi ad avere di quelle frondi, il frutto delle quali l'ha nutricato, niun'altra cosa ne mostra che l'ardente disiderio avuto da lui, come di sopra si dice, della corona laurea; la quale per nulla altro si disidera, se non per dare testimonianza del frutto.

E la ragione pare assai manifesta: sono generalmente i fanciulli vaghi del cibo, sospignendogli a ciò la natura che il suo aumento disidera; e gustando, come spesso avviene, le saporite e dilicate vivande e i vini esquisiti, a pian passo procedendo ed ausando il gusto a quello che non gli bisognerebbe, cominciano, quantunque piccoli e fanciulli sieno, ad aver men cari quegli cibi, che, quantunque rozzi, soleano satisfare alla fame e alla sete loro, e i piú preziosi desiderano e domandano, e dal disiderio ad ottenergli si sforzano; e con questo nella etá piú piena procedendo, quasí come da naturale ordine tirati, nel vizio della lussuria discorrono.

Adunque se gli odii, l'ire e le inimicizie cessano per la morte di qualunque è che muoia, come si crede, comincia a tornare in te medesima e nel tuo diritto conoscimento; comincia a vergognarti d'avere fatto contra la tua antica umanitá; comincia a volere apparir madre e non piú inimica; concedi le debite lagrime al tuo figliuolo; concedigli la materna pietá; e colui, il quale tu rifiutasti, anzi cacciasti vivo come sospetto, disidera almeno di riaverlo morto; rendi la tua cittadinanza, il tuo seno, la tua grazia alla sua memoria.

E questo assai bene apparisce l'autore aver cominciato a fare nel principio della presente opera, in quanto, desto e conosciuto il suo malvagio stato, ha cominciato a fuggire il pericolo, e mostra di disiderare di pervenire alla salute: e ora in questa parte ne mostra quale dee essere quello che ciascuno, il quale questo disidera, dee, come piú presto e piú al suo bisogno opportuno, fare.

«Tanto m'aggrada 'l tuo comandamento». Qui si dimostra Virgilio assai graziosamente disposto al comandamento della donna, mostrando che egli non solamente disidera d'ubbidirla prestamente, ma dice: «Che l'ubbidir», al comandamento, «se giá fosse», in atto, «m'è tardi». E però segue; «Piú non t'è uopo aprirmi il tuo talento»; quasi dica: assai hai detto, ed io son presto.

Tuttociò che si compra in qualche modo si disidera: o sia per conseguire per suo mezzo un bene vero o un apparente, o sia per isfuggire un male o per ubbidire ad una forzata necessitá, tutto è disiderare, tutto è aver bisogno, in senso del filosofo; e l'intenzione di questo disiderio e di questo bisogno, con che facciamo di qualunque cosa l'acquisto, dalla moneta vien misurata.

Restaci nondimeno a vedere una parte, alla quale pare che dirizzi l'animo ciascuno che il presente libro legge, e quella disidera di sapere; cioè quello che l'autore abbia voluto sentire per quello veltro, la cui nazione dice dovere esser «tra feltro e feltro». E, per quello che io abbia potuto comprendere, per le parole dell'autore, per li ragionamenti intorno a questo di ciascuno il quale ha alcun sentimento, l'autore intende qui dovere essere alcuna costellazion celeste, la quale dee negli uomini generalmente impriemere la vertú della liberalitá, come giá è lungo tempo, e ancora persevera quella del vizio dell'avarizia.