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"Te respinto dagli usci alfin raccoglie Nelle sue braccia e t'offre un cataletto Entro un lettuccio squallido di foglie Pur dianzi cadute a farti il letto. "E ancora, o Madre pia, culli i tuoi morti A un modo istesso e il nome non ne chiedi; Di pratoline e di virgulti smorti A tutti una ghirlanda alfin concedi.

È una invocazione; perché senza invocazioni non si può far nulla di buono: O immenso e non sempre lucido specchio della storia, da cui tutte, bene o male, si riflettono le accolte immagini dei grandi e piccoli eventi, concedi per poco che, nell'ampio e disuguale tuo seno fissando gli occhi, io giunga a scoprire del fatale romanticismo l'annebbiata sorgente ed i tortuosi meandri.

Elle rigavan lor di sangue il volto, che, mischiato di lagrime, a' lor piedi da fastidiosi vermi era ricolto. E poi ch'a riguardar oltre mi diedi, vidi genti a la riva d'un gran fiume; per ch'io dissi: <<Maestro, or mi concedi ch'i' sappia quali sono, e qual costume le fa di trapassar parer si` pronte, com'io discerno per lo fioco lume>>.

Elle rigavan lor di sangue il volto, che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi da fastidiosi vermi era ricolto. E poi ch’a riguardar oltre mi diedi, vidi genti a la riva d’un gran fiume; per ch’io dissi: «Maestro, or mi concedi ch’i’ sappia quali sono, e qual costume le fa di trapassar parer pronte, com’ i’ discerno per lo fioco lume».

Getta a la folla che guatando trema Baci, sorrisi, fiori: Poi concedi un’orrenda orgia suprema. L’ultima, a’ tuoi signori: Dal sommo ove folleggi, ebbra, tradita Da una superba mossa, Vittima ne le bianche ali ferita, Cadi

O soprana bontá, quanti sono i favori che oggi tu mi concedi! dolevami di aver una femina, poi di averla perduta; or ho una figlia e un nipote di lei. Mi par mille anni di riveder l'una e l'altro, ché, dubitando di non averla a veder in eterno, sto con uno accesissimo desiderio di rivederla. DULONE. Ascoltate tutta l'ambasciata. ARREOTIMO. Non posso ascoltare, vieni ché me la dirai poi dentro.

Intanto vi desidero un fine propizio ed una vita coronata di vittorie ed aiuto eterno, come pure la continuazione della vostra colleganza. Ed augurando al vostro dominio e governo potenza e fine fortunato, prego Dio vi concedi il suo perdono. Con tali caratteri invia e rappresenta la dichiarazione della sua sincerit

Elle rigavan lor di sangue il volto, che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi da fastidiosi vermi era ricolto. E poi ch’a riguardar oltre mi diedi, vidi genti a la riva d’un gran fiume; per ch’io dissi: «Maestro, or mi concedi ch’i’ sappia quali sono, e qual costume le fa di trapassar parer pronte, com’ i’ discerno per lo fioco lume».

S'ella non falle, e che potria fallire, che sia fedel, che sia pudica credi. Ma se mai senza te non la lasci ire, se mai vedere altr'uom non le concedi, onde hai questa baldanza, che tu dica e mi vogli affermar che sia pudica?

Adunque se gli odii, l'ire e le inimicizie cessano per la morte di qualunque è che muoia, come si crede, comincia a tornare in te medesima e nel tuo diritto conoscimento; comincia a vergognarti d'avere fatto contra la tua antica umanitá; comincia a volere apparir madre e non piú inimica; concedi le debite lagrime al tuo figliuolo; concedigli la materna pietá; e colui, il quale tu rifiutasti, anzi cacciasti vivo come sospetto, disidera almeno di riaverlo morto; rendi la tua cittadinanza, il tuo seno, la tua grazia alla sua memoria.