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Questo è quel che fa: che, perché ella senta ch'Io sia ritracto a me, non volta el capo a dietro; anco persevera con umilitá ne l'exercizio suo, e sta serrata nella casa del cognoscimento di . E ine con fede viva aspecta l'avenimento dello Spirito sancto, cioè me, che so' esso fuoco di caritá. Come aspecta? non oziosa, ma in vigilia e continua e sancta orazione.

Che se io fossi meno persuaso l'errore essere stato la prima fascia avvolta intorno alla vita dell'uomo quando venne al mondo penserei che lo Imperatore dei Francesi innanzi, e meglio di noi conobbe la gaglioffaggine del bandito Congresso, ma, che ciò nonostante lo volle intimato, e ci persevera per tirare senza sospetto, o almanco con pretesto plausibile in Francia non tutti, ma quei Principi co' quali gli preme intendersi per istringere lega offensiva e difensiva; questo può farsi per via di scritture, o di ambasciate; e' vi hanno cose che la bocca di cui le dice, ha da sussurrarle nelle orecchie di cui le deve intendere e tre sono troppi; qui o mai cade il taglio di affermare, che bisogna comportarci con gli amici come se domani ci avessero a diventare nemici, e ciò accadendo tanto vale il mio , quanto il tuo no; non importa poi che i sovrani contro i quali si ordisce la tela rispondano alla chiamata, anzi giova che non vadano, bene preme e di molto accorrano quelli, che l'hanno a tessere.

Convienvi dunque, a volere andare, avere sete; però che solo coloro che hanno sete sonno invitati, dicendo: «Chi ha sete venga a me, e beia». Chi non ha sete non persevera ne l'andare: però che o egli si ristá per fadiga, o egli si ristá per dilecto, non si cura di portare el vaso con che egli possa actègnare. non si cura d'avere la compagnia; e solo non può andare.

Io non ho mai operato cosa dannosa altrui, che, bevendoci o dormendoci sopra, non abbia affatto dimenticata: d'altronde il dolore che abbiamo apportato al nostro simile ci rimane nell'anima come ricordanza, ma il bene che abbiamo fatto a noi persevera come sentimento.» «E questo sentimento è egli in sostanza felice

Albuino, che giá in Gallia era stato, ed era amico di Narsete, lasciata Ungheria a certi popoli vicini, li quali si chiamavano ávari, in Gallia con tutti i suoi maschi e femmine, piccoli e grandi, ne venne, e con la loro forza, e col consiglio e aiuto di Narsete, tutto il paese occuparono; e, toltogli il nome antico, da lo dinominarono Lombardia, il qual nome infino a' nostri persevera.

«O anima». Qui cominciano le parole, le quali Virgilio dice essergli state dette da questa donna, nelle quali la donna, con tre commendazioni di Virgilio, si sforza di farlosi benivolo ed ubbidiente, dicendo primieramente: «cortese», il che in qualunque, quantunque eccellente uomo e onorevole, titolo è da disiderare, percioché in ciascuno nostro atto è laudevole cosa l'esser cortese; quantunque molti vogliano che ad altro non si riferisca l'esser cortese, se non nel donare il suo ad altrui; «mantovana», il che la donna dice per mostrare che ella il conosca, e a lui voglia dire e dica, e non ad un altro; «La cui fama nel mondo ancora dura», cioè persevera.

Se tu vuoli giognere a vita, ti conviene perseverare nella virtú; e chi vuole giognere a morte etternale persevera nel vizio. che con perseveranzia si viene a me che so' vita, e al dimonio a gustare l'acqua morta. Exposizione sopra quella parola che dixe Cristo: «Chi ha sete venga ad me e beia».

Restaci nondimeno a vedere una parte, alla quale pare che dirizzi l'animo ciascuno che il presente libro legge, e quella disidera di sapere; cioè quello che l'autore abbia voluto sentire per quello veltro, la cui nazione dice dovere esser «tra feltro e feltro». E, per quello che io abbia potuto comprendere, per le parole dell'autore, per li ragionamenti intorno a questo di ciascuno il quale ha alcun sentimento, l'autore intende qui dovere essere alcuna costellazion celeste, la quale dee negli uomini generalmente impriemere la vertú della liberalitá, come giá è lungo tempo, e ancora persevera quella del vizio dell'avarizia.

PEDOLITRO. Anzi, ella dice esser quella che non è, e niega quella che sia; e ancora persevera nella bugia. CLERIA. Anzi, tu pur ardisci d'infamarmi, che sia serva d'un alloggiatore. PEDOLITRO. Non sei dunque Sofia? poveretta, perché inganni te stessa? CLERIA. Non piaccia a Dio che fussi Sofia, che tu dici, che sería serva d'altri e non figlia d'un gentil uomo. PEDOLITRO. Ancor credete a costei?