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Aggiornato: 31 maggio 2025
Adolfo arrossì io tremai ci ricambiammo i complimenti della presentazione con voce fioca e convulsa.... »Mia madre disse: Eccoti, Ortensia, un egregio dilettante, di flauto, che verr
Le guancie del giovane ufficiale erano vivamente infiammate, lo sguardo feroce, e la destra stringeva convulsa l'elsa della spada.
Ma egli non le lasciava più le mani, che aveva allacciate alle sue, tenacemente, in una stretta convulsa. No, Alvise, no.
Un gelo mortale mi prese, ebbi appena la forza di rispondere che mai mai la dimenticherei e che ora desideravo di essere sepolto sullo scoglio; quanto più presto, tanto meglio. La sua mano convulsa mi afferrò il braccio. No diss'ella. Non voglio! Non voglio! A questo punto sopraggiunse la B. e non ci lasciò più fino all'albergo. Mrs.
Sì, Maria, una povera vittima come voi signora, di un uomo senza cuore, senza coscienza... Che intendete dire? Forse il vostro amante vi ha abbandonata e venite a lamentarvene con me? Scoppiò in una risata stridente, convulsa, che parve uno schianto del cuore...
Su le tenzoni del lavor; sul capo Dei vincitori e l’agonie dei vinti, Sguardo sereno ed immortal di Dio, Sfolgora il Sole. Io t’invoco, o Signore, Che nel buio mi guardi. Batte da lungi l’ore La bronzea squilla. È tardi. Spiega la notte l’ale.... Io prego, inginocchiata, Convulsa, al capezzale Di mia madre malata. Piet
Sì.... E ha lasciato una lettera per me e una per lei, signora Maria. Me la dia qui ella disse. E appena l'ebbe, ne ruppe il suggello con mano convulsa. In pari tempo Roberto leggeva il foglio diretto a lui. Non c'erano che queste poche parole: «Non accetto benefizi da chi detesto. Oggi non ha voluto uccidermi. M'uccido io stesso. È il solo partito che mi rimane da prendere.
Urge provvedere, riparare, rifondere Bisogna tener in piedi la baracca oppure è un precipizio generale. E io devo trovare centocinquemila lire? Ma dove? Ma come? Devo trovarle in una settimana? Più presto, più presto che puoi! replicò aspro Matteo. Ma come fo? Come fo?... Come posso fare? balbettava Nora tremante, convulsa. Come posso fare?...
Alberto si precipitò dal biroccino. Cesare ne seguì l'esempio, abbandonando a sè il cavallo; corsero ambedue alla casa. Con mano convulsa il marito di Matilde aprì l'uscio di cui aveva seco la chiave, e su per le scale, in due salti fu alla soglia della camera da letto. Entrando vide in un batter d'occhio lo suocero disteso sul sof
Una sera, da una stanza lontana mi giunse un grido di lei, lacerante; e io corsi, e la trovai in piedi, addossata a un armario, convulsa, che si torceva come se avesse inghiottito un veleno. Mi afferrò una mano e me la tenne stretta come in una morsa. Tullio, Tullio, che cosa orribile! Ah, che cosa orribile!
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