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Aggiornato: 20 maggio 2025
Ma intanto, occupato nell'assistenza di mio zio, non ebbi il tempo di fare la progettata esperienza e i miei fiori appassirono. Poveri fiori!... ho passato una sera a contemplarli come un triste presagio. Essi mi presentavano l'immagine della gioventù che passa, mentre la mia stella brillava forse in qualche festa spargendo dintorno la luce e il profumo della sua bellezza!
Il vecchio lo guardava spaventato, notò la disperazione ch'era nel volto del giovane, il disordine delle sue vesti tutte molli e inzuppate d'acqua, non aspettò che il giovane parlasse: tutto aveva compreso, e di botto voltosi al Gritti, che a due passi pieno d'infernale compiacenza se ne stava a contemplarli ambidue,
Poi aprì un armadio nel muro. In alto, sopra uno scaffale, ricacciato indietro presso alla parete, vide un pacco di carte che gli parve di riconoscere. Montando su una seggiola tirò giù il pacco e lo guardò. Era il suo lavoro della settimana scorsa: cento ottantadue fogli di nitida scrittura! Cosa facevano lassù? Stette lungamente a contemplarli, riflettendo. Poi li rimise in cima all'armadio.
Continuarono il cammino, e chiunque avesse potuto contemplarli avrebbe creduto vedere la pittura di Raffaello nelle logge Vaticane, rappresentante la liberazione di San Pietro dal carcere per opera dell'Angiolo. I banditi dormivano atteggiati come i soldati; bella, e divinamente benefica incedeva Beatrice uguale all'Angiolo. La testa del Conte talvolta, lo abbiamo gi
Trent'anni sono trascorsi da quando Gregorovius scrisse la storia del Tevere ed un altro capitolo sarebbe da aggiungere: le belle sponde, tra le quali scorreva libero ed indomito il Pater Tiberinus sono scomparse e solo a ricordarle ci restano gli acquerelli del Roesler Franz; hanno preso il loro posto i muraglioni ed i lungo-tevere tanto paventati dal Gregorovius che sono quasi compiuti ed il simulacro di Garibaldi, che ne fu il propugnatore indefesso, sta a contemplarli dall'alto del Gianicolo.
«Il mio indirizzo è il «Metropole», Londra. Nancy mise la lettera sul letto accanto ai fiori. Stette a lungo, colle mani intrecciate, a contemplarli. Essi portavano un solo messaggio ai suoi occhi stanchi di tante bruttezze, alla sua anima accasciata da tante meschinit
Il Piccinini, più nerboruto ed ardente del suo superiore, aveva tutt'altro che intenzione di perdergli il rispetto, ma iniziata la controversia, e credendo aver ragione, ripugnava di cedere in presenza de' compagni affollati a contemplarli.
Ed i trecento Romani che si consacrano alla liberazione della grande Metropoli, mi piace di contemplarli in una catacomba pronti ad affrontare il demonio sotto la schifosa assisa d'un birro o d'un prete.
Parola Del Giorno
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