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Aggiornato: 26 giugno 2025


L'incendio è pressochè spento, rispondeva ciascuno alle donne che domandavano; la selva degli abeti è però quasi tutta incenerita, due catapecchie di famiglie del contado rimasero distrutte. La citt

Diploma dato di Brindisi a 8 novembre tredicesima Ind. , dal quale si vede che Stefano Angelone avea dato un castello su i confini del contado di Molise ai traditori, tra i quali era Corrado d'Antiochia. Nel r. archivio di Napoli, reg. seg. 1283, A, fog. 8. Saba Malaspina, ibid. Raynald, Ann. ecc., 1284, §. 16. Saba Malaspina, cont., pag. 417. Veggasi il docum.

23 Veniva da partir gli alloggiamenti per quel contado a cavallieri e a fanti; ch'ad istanza di Carlo nuove genti fatto avea de le terre circostanti. I saluti e i fraterni abbracciamenti con le grate accoglienze andaro inanti; e poi, di molte cose a paro a paro tra lor parlando, in Montalban tornaro.

Gli abitanti dei piccoli centri sono di pasta frolla, vanno alla buona. Si accontentano di passare la sera, più o meno allegramente in case agiate, ospitali, giocando a briscola, calabrache, tombola e simili, e tagliando, senza prava intenzione, confortevolmente i panni al loro prossimo assente. In tale palestra, la bandiera toccava quasi sempre al caro Telesforo Balena, degno agricoltore del contado, uomo di media et

In tutto il contado pescarese, e a San Silvestro, a Fontanella, a San Rocco, perfino a Spoltore e nelle fattorie di Vallelonga oltre l’Alento e più specialmente nei piccoli borghi dei marinai presso la foce del fiume e in tutte quelle case di creta e di canne, dove si accende il fuoco con i rifiuti del mare, fiorisce da gran tempo la fama di un rapsodo cattolico che ha un nome di pirata barbaresco ed è cieco a simiglianza dell’antico Omero.

Enrica si rammentava le lezioni di Cristina: ingannar tutti con le apparenze, burlarsi di tutto: e in segreto godersi le più strane fantasie. Venivano a trovarla monache: le più giovani le baciavan la mano come a una grande benefattrice: ella pregava, s'inginocchiava a dire orazioni con esse: fra la gente di quel contado passava per un'anima austera, esemplare.

«Questo deriva da non averli imparati. Raccontano le storie dei vecchi tempi, come quando Ruggero il Normanno ci rapì la signoria di Sicilia, un Roberto Sorlone suo prossimo consorte s'inoltrasse con una masnada di cavalieri sino nel contado di Gerami. Ora dominava in Gerami il lodato nella fede del Profeta Sidi Cheik-Alì padre della bella Zulema: era Zulema l'amore di Ibrahim, e di Rhèdi; giovani principali nelle loro tribù, pari di anni, di vigoria, e di valore; ambedue facevano risuonare la notte serena delle loro arpe armoniose, ambedue cantavano sotto le gelosie della bella Zulema, e lei dicevano corona di vita, pupilla degli occhi, e stessi assomigliavano agli usignuoli innamorati della rosa della valle, e scongiuravano la vergine a risguardarìi almeno nello estremo sospiro, che divisavano esalare sotto il suo balcone. La notte che precedeva la battaglia cadde un ranuncolo, il quale tra i fiori meglio si assomiglia al cuore; ognuno lo voleva intero per ; vennero a contesa: se non accorreva la gente, si finivano a morsi: Ibrahim spezzò l'arpa sul capo di Rhèdi; convennero di andare per le spade, e conoscere a cui sarebbe rimasta la vergine. Sidi Cheik-Alì gli accolse nella sua dimora, e chiamava la figlia: venne la bella dall'occhio di gazzella, dal piè di cervo, vermiglia come il granato; a lei trascorsero gli sguardi, a lei i pensieri di tutti: fremevano di piacere alla vista dell'huris mortale. Costei, parlò accennandola Cheik, non sar

«E' ce ne ha dei bianchi e dei neri, mio bel Giacomino, perchè tutto ad un modo il mondo non potrebbe andare: pure il Marchese Pelavicino, che è consorte di Manfredi, sta sul contado di Pavia; Buoso da Duera su quel di Cremona, e Mastino della Scala su quel di Verona; che pensate se il lasceranno passare senza pedaggio! Tal sia di loro.

Tutte queste compagnie erano ripartite come segue: A Verona, Legnago e Peschiera 9, a Brescia con il castello di Orzinovi 4 1/2, a Bergamo e contado 3, a Crema mezza compagnia, al Lido, con Chioggia e Capo d'Istria 7 compagnie.

Nel contado delle Bocche, cioè in parte della giurisdizione del Golfo, aveva il primo posto la fortezza di Cattaro con 153 cannoni, compreso l'armamento del Forte Spagnuolo di Castelnuovo , quello del castello di Budua e degli appostamenti di Zupa e del contado dei Pastrovicchi. Frequenti erano le relazioni politiche e commerciali dei governatori delle armi di queste due ultime fortezze con l'attiguo territorio dei Montenegrini e dei pasci

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