Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 18 giugno 2025
Era la voce del suo compagno di espiazione, di lui che lo aveva sorretto per cinque anni sul cammino del dolore; del giovine levita che portava il nome di Fratello Consolatore. La parola, l'aspetto di quell'amico produssero nell'anima dell'Albani una reazione benefica. Tu qui, fratello! esclamò l'Albani volgendosi al Levita, e gettandogli al collo le braccia.
Con fede viva tiene che il desiderio tuo e de' servi miei Io l'adempirò col molto sostenere infino alla morte. Ma confortati ed exulta in me, che so' tuo difenditore e consolatore. Ora ho satisfacto al parlare della providenzia, della quale tu mi pregasti che Io provedesse alla necessitá delle mie creature, e hai veduto che Io non so' dispregiatore de' sancti e veri desidèri.
Il Sangonetto taceva del pari, e certo non facea bocca da ridere; ma chi gli fosse stato dinanzi e lo avesse veduto a dondolare il capo e ad aggrinzare di tanto in tanto le labbra, avrebbe detto che il consolatore di Giacomo Pico se la rideva dentro di sè, di quel riso tacito e profondo che fa tanto buon sangue. Gongolava, il Sangonetto; e perchè?
Eccomi a te disse l'Albani entrando nel vestibolo dove lo attendeva il compagno de' suoi giorni di espiazione. Fratello Consolatore gli stese la mano e lo introdusse nel parlatorio. Dio ti riconduce disse il Levita; Dio vuol darti un'altra prova della sua misericordia infinita...
Era passato per la mente della fanciulla che il giovane montanaro dei sogni fosse il cugino Ruggero? Sì e no; anzi diciamo meglio: ne sì, ne no. Poteva esser egli, come poteva esser un altro. Quando la fanciulla sognava, nessuna immagine spiccata si offriva agli occhi della sua fantasia. Il montanaro discepolo non aveva dunque un tipo, un viso conosciuto, o altrimenti foggiato su notizie domestiche. Anche il principe del talismano, il principe liberatore, faceva capolino qualche volta, ed anch'egli era un'immagine confusa, non era biondo, nè bruno. Era il principe, era l'invocato, il consolatore che si aspetta, pensando a lui tra un punto e l'altro dell'ago frettoloso. Vediamo; dice tra sè la fanciulla; giunger
Il consolatore non lo lascer
Sono io un infame, che la illusi? No: Dio mi vede. È Dio che ha disposto che io debba essere a Lei un fratello, un consolatore. Oh come mi sono meritato questo affetto di sorella! «Etant pauvre il faut que je travaille.» Ecco perchè Ti sposerei: per lavorare insieme, per darti gli agi di una discreta posizione: ecco perchè Ti vorrei mia... 16, domenica. -Ho letto un po' dell'Ugo.
I superstiti non osavano più muoversi, e l'uno all'altro si addossavano per sorreggersi. L'Albani, uscito incolume da quella scossa, nella slitta del Cardano scivolava dal monte, abbracciato a Glicinia tramortita di spavento. Fratello Consolatore predicava da un masso: «Cristiani! maceratevi le membra! cingetevi i lombi di cilizii! invocate l'Altissimo! Egli solo è grande... egli è buono».
«Ma questi signori vi diranno: ciò che a noi importa è la salute delle anime! Orbene! «Vorrete poi permetterci di tentare qualche esperienza profana sugli atomi vitali che per avventura serpeggiano tuttavia in questo corpo estenuato?...» Fratello Consolatore non rispose e chinò la testa mestamente.
La fanciulla piangeva; il signor Fedele era quasi commosso; il padre Anacleto coglieva il modo di quetare la cieca, e diceva: «Come! e tu Bianca non hai detto a tua zia, che lo sposo t'ha promesso di stare quassù; di far tua, se vorrai, tutta la valle; di riedificare il castello..., e tante altre bellissime cose? Datti pace Maria, tu starai sempre con essi, sarai l'angelo consolatore della loro casa; ma ora per carit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca