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Queste cosse volemo che tu dichiari a do fini: l'uno perchè questo passato anno dicto illustrissimo signor intendi et cognossi el vero successo de le cosse dal canto nostro e de la speranza conceputa per lui de i presidij nostri, se reputi satisfacto da nui et siane anche certo in lo avenire per ogni imprexa che la soa subblimit

Questa è una repetizione in somma quasi di tucto questo presente libro. Ora t'ho, dilectissima e carissima figliuola, satisfacto al desiderio tuo dal principio in fino a l'ultimo de l'obbedienzia.

Con fede viva tiene che il desiderio tuo e de' servi miei Io l'adempirò col molto sostenere infino alla morte. Ma confortati ed exulta in me, che so' tuo difenditore e consolatore. Ora ho satisfacto al parlare della providenzia, della quale tu mi pregasti che Io provedesse alla necessitá delle mie creature, e hai veduto che Io non so' dispregiatore de' sancti e veri desidèri.

E, credendosi ella che non fusse cosa visibile ma invisibile, sentendosi comunicata, pensossi con grande e affocato desiderio che, come piú volte l'era adivenuto, Io l'avesse satisfacto invisibilmente. Ma egli non parbe cosí al ministro, che, non trovandola, sentiva intollerabile dolore.

E in segno di ciò che Io in veritá l'avevo satisfacto, per piú sentí per admirabile modo nel gusto corporale il sapore e odore del Sangue e del Corpo di Cristo crocifixo, mia Veritá. Unde ella si rinnovellò nel lume della mia providenzia, avendola gustata cosí dolcemente. Tucto questo fu visibile a lei, ma invisibile agli occhi delle creature.

E ho satisfacto al desiderio tuo in quello che tu mi dimandasti, perché Io non so' spregiatore del desiderio de' servi miei.

Ora t'ho contiato della vitoperosa vita loro, e quanto miseramente vivono, e quanta pena e confusione hanno nella morte, e quanto crudelmente, piú che gli altri, sonno cruciati doppo la morte. Ora t'ho atenuto quel ch'Io ti promissi, cioè di narrarti della vita loro alcuna cosa; e hotti satisfacto di quel che mi dimandasti, volendo tu che Io t'actenesse quel che promesso t'aveva.

L'una per te, a la quale Io ho satisfacto, alluminandoti della mia veritá, mostrandoti in che modo tu cognosca questa veritá, la quale desideravi di cognoscere; cioè che col cognoscimento di te e di me, col lume della fede, ti spianai in che modo tu venivi a cognoscimento della veritá. La seconda, che tu dimandasti, fu che Io facessi misericordia al mondo.

Perché la mia veritá fu questa: che Io vi creai perché aveste vita etterna, la quale veritá v'è facta manifesta col sangue del Verbo, unigenito mio Figliuolo. Anco t'ho, ne l'ultimo, satisfacto al desiderio tuo e a quello ch'Io ti promissi di narrare della perfeczione de l'obbedienzia e della inperfeczione della disobbedienzia, e unde ella viene, e che ve la tolle.