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Aggiornato: 31 maggio 2025
Sta benissimo, non si tratta di lui, ma di mia cugina Rinucci.... Oh! Sicuro, è stata colta da un'emicrania orribile, ha il suo mal di nervi, un mal di nervi tutto suo, come dice lei, nessuno ha mai provato l'uguale.... sono stati a cercarlo a casa e non l'hanno trovato, allora sono venuti qui. Sono venuti a cercar me? Gi
«E se la patria nostra vuol avere un uomo, ma di quelli che ne v'ha uno per mille, ha da venire a cercarlo qui in mezzo a noi, che noi siam quelli che provvediamo alla sua difesa, alla sua grandezza, alla sua gloria.»
È vero; sono proprio un orso, come voi mi chiamate qualche volta. Andrò a cercarlo a' Banchi. Povero amico! Anch'egli ci ha le sue, di molestie, e trova sempre il buon umore per consolare i compagni. Poco stante, Lorenzo usci, e dopo Lorenzo uscì Michele, per andare col manoscritto al banco delle Messaggerie.
Ma chi l'ha portata? Dove posso cercarlo? Mio Dio, dove? dove? Poi, mentre si avviava, sempre di corsa, per una strada che metteva fuor dal paese, senza sapere dove andasse, si vide venire innanzi il signor Dogliani seguito da un contadino, e l'udì gridare tutto stupito: Ho trovato quest'uomo, che dice d'aver portata una lettera di Vincenzo, che è a San Germano, all'albergo del Gallo...
117 Per cittadi mandò, ville e castella, d'appresso e da lontan, per ritrovarlo; né contento di questo, montò in sella egli in persona, e si pose a cercarlo. Ma non n'avrebbe avuto gi
Quivi ogni speranza voglio deporre e non serbarla ancora presso di me quale lusingatrice. È affogato colui, che pur ci ha fatto perdere nel cercarlo e il mare irride alle nostre ricerche sulla terra. E sia! Che se ne vada! piano a Sebastiano. Io sono molto lieto, che sia così fuor di speranza. Ma non abbandonate, per un primo disinganno, il proposito che abbiamo deciso insieme di compire.
Succiando il sangue, Cantasirena passò allora a fare gli elogi di Taddeo. Un eroe.... superstite.... incosciente! Mandò Eleonora a cercarlo in cucina, e quando Taddeo entrò nel salotto, gli fece bere un bicchierino di cognac. Grazie, colonnello! E poi?... Viva l'Italia, colonnello! Bravo. Anche il Casalbara, rimasto colpito dalle medaglie, dalla gamba di legno, gli stese la mano.
Il primo amico in cui s'imbattè il conte Enrico O'Stiary, lo stesso giorno del suo arrivo a Milano, fu il Marchesino Ferdinando Sappia, che venne a cercarlo in casa. Finalmente! Sai tu che sono ormai più di tre anni che non ci vediamo? sclamò il Sappia contento di riabbracciare il suo giovine amico d'infanzia. Come ti vedo volentieri, disse a sua volta Enrico con uguale espansione.
Dicevano come la casa fosse stata cercata dagli Alemanni per ogni verso, proprio la notte della partenza di lui, e come molte pattuglie erano state mosse a cercarlo per la campagna: che non tornasse, non tornasse per l'amor di Dio, se non voleva vedere sua madre morir di dolore.
Giacomo! Giacomo!... Oh, egli era partito! Era lontano!... Non la udiva più! Giacomo! Giacomo!... e il cuore di Cammilla tornava ansioso a cercarlo, e il suo pensiero a seguire una nave fumante nel mare plumbeo, nel mare immenso... una nave che si allontanava sempre, e scompariva sull'orizzonte bigio e nella densit
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