United States or Botswana ? Vote for the TOP Country of the Week !


Al caffè avevano mandato a cercarlo, ma non c'era; non andava più , di fisso, a far colazione. La poveretta era sulle spine e ogni minuto che passava pareva le portasse via un tanto di fiato e di vita. Finalmente, quando gi

Ella si rivolse allo specchio, si mise il cappello; poi andò verso il tavolo, prese il braccialetto, i guanti. Sono pronta disse. Parve cercare qualche altro oggetto, con lo sguardo. Soggiunse: Avevo un ombrello; è vero? , credo. Ah, ecco: devo averlo lasciato laggiù, sul sedile, al bivio. Andiamo a cercarlo? Sono troppo stanca. Vado io solo, allora. No. Manda Calisto. Vado io.

Maurizio era andato un mattino a cercarlo. Il conte non si vedeva al pianterreno, ed egli salì al primo piano, andando di camera in camera, fino alla stanza di Gisella. Era di casa, allora più che mai; nessuno poneva mente al suo andare per ogni verso, l

Ella aveva detto: In ogni caso, è un segreto che mi appartiene. Dunque avevo indovinato! Qual altro genere di segreti poteva mai esistere tra lei e quel giovane veduto in carrozza con lei alle Cascine? Avevo farneticato una settimana: Cercarlo, domandargli impertinentemente: Siete suo amante? Insultarlo, sfidarlo.... E avevo insistito presso Kitty.... Mi aveva risposto ridendo.

Di giorno, le passeggiate nella villa Pallavicini, e le gite in mare; la sera conversazione, concerti, feste da ballo... e, anche a Pegli, Maria ebbe subito il primo posto, senza cercarlo e senza volerlo, mentre invece rimpiangeva la quiete e la pace di Santo Fiore. Il mondo, che d'altronde non può mutare, era sempre il medesimo: frivolo, corrotto, tristo.

Vicenzino rimase solo dinnanzi a quell'ombra dell'amico adorato, del fanciullo forte e felice, che era andato a cercarlo nel suo abbandono, che gli aveva dato una casa, una famiglia.

O Ezio, tu devi aver molto coraggio... prese a dire Flora carezzevolmente. Perchè? per chi? Flora? chiese egli soffermandosi. Per te, per i tuoi, per noi tutti... So che mi volevi bene, povera Flora si abbandonò a dire imprudentemente l'infermo, lasciandosi prendere e trascinare dall'onda di quella soave compassione ch'era venuto a cercarlo. Mi hai perdonato, Flora, il male che ti ho fatto?

Credevo li conoscesse... Quando il professore è a Torino vengon tutti a cercarlo a casa... qual più qual meno... Diana guardò con l'occhialino. Aspetti, quello alto di statura mi pare... Frascati, il cronista della Piemontese... quello col cappello a cencio è il corrispondente della Tribuna; l'altro che ha gettato via il sigaro...

Qui l'innamorato scosse il capo. O tentare un affare.... E Santo guardò il cugino, per vedere che impressione gli facesse questa proposta. Il cugino ascoltava con molta attenzione; ci prendeva gusto al discorso, almeno a giudicarne dal luccicare solito de' suoi occhi. Ma quest'affare.... bisogna cercarlo, seguitò Santo. E abbassò la voce.

Quel colloquio, nessuno dei due poteva cercarlo, nessuno dei due poteva fuggirlo: era naturale che se ne offrisse l’occasione; era naturale che ambedue l’accettassero.