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Aggiornato: 3 giugno 2025


E nella Vita dei campi, se non ci sono i carusi della solfatara, ci sono Rosso Malpelo e Ranocchio della cava di rena, che è qualcosa di simile.

La testa calva posava di sbieco sopra un guanciale di cotone rigato; su la bocca cava, simile a un taglio fatto su una zucca infracidita, si rizzavano i baffi ispidi e ingialliti dal tabacco; e uno delli orecchi visibile rassomigliava all’orecchio rovesciato di un cane, essendo pieno di peli, coperto di bolle, lucido di cerume.

cosi` di retro a noi, piu` tosto mota, venendo e trapassando ci ammirava d'anime turba tacita e devota. Ne li occhi era ciascuna oscura e cava, palida ne la faccia, e tanto scema, che da l'ossa la pelle s'informava. Non credo che cosi` a buccia strema Erisittone fosse fatto secco, per digiunar, quando piu` n'ebbe tema.

Io ho la chiave del granaio, della cantina, della dispensa, delle legna; e, s'io avesse dove poter scaricar le some a piano, mi bastarebbe l'animo che noi faremmo una vita da signori. In ogni modo, da questi padroni non se ne cava altro.

Menico torna in anticamera: Signor dottore, la padrona non lo può ricevere perchè.... è malata. Licenziato da Sara, Menico fu, per qualche settimana, servitore in un albergo di quarta o quinta classe. Suonano al n. 6 e Menico si presenta al forastiero. Il forastiero è a letto e, appena giunto il cameriere, si cava un occhio di cristallo e dice: Mettilo con precauzione, sul comò.

«Oh la bella musica! diceva egli tra si direbbe che in questa casa non si può vivere colla pace di Dio! Proprio, chi ha pane, si cava da i denti per non mangiarlo...!» E volgeva gli occhi in , come parlasse allo scarpiccìo che s'udiva nelle stanze sopra il suo capo. Intanto Marta discese, ed egli, levandosi, le chiese se il signorino avesse roba a portare.

La sua nera armatura era tutta fracassata... I suoi begli occhi, attizzati da un'estasi frenetica piangevan tratto tratto su la sua guancia cava una goccia di lava, ed il suo volto incandescente ansimava. Ho posseduto gridò ancora donne e donne, agitate da un'atavica foia, insaziate d'ebbrezza e di piacere... E a lunghi sorsi bevvi le loro inebbrianti nudit

PANFAGO. Questo è quel pazzo di poco anzi, nol conoscete? DOTTORE. Certo che mi par quello: ride, salta e cava fuor la lingua. PANFAGO. Scampa, dottore, ché non ti còglia un'altra volta. FILIGENIO. Vien qui. Dimmi: chi sei tu? parlavi poco anzi come un filosofo; come hai or cosí perduta la lingua? Se non rispondi, ti rompo la testa. Oimè, oimè; aiuto, aiuto, ché costui non m'ammazzi!

Poi informaremo Alessandro del tutto e lo mandaremo a Filigenio per lo schiavo: ei gridará e gli dirá ingiurie. Alessandro gli dirá che è figlio di un gran signore; e che non s'accordi, se non gli cava di mano almen trecento scudi.

Perciocché essi preziosi metalli sono come le altre cose, che nascono e si raccolgono piú in una provincia che in un'altra, e vengono dalla natura prodotte piú in un luogo che in un altro; e perciò fa di bisogno che ogni principe ed ogni repubblica si contenti di quelle cose che naturalmente sono prodotte e nascono nello Stato o regno suo, e non occorre che i danari siano fatti se non in que' luoghi ove nasce e si cava l'oro e l'argento, ovvero ne' luoghi alle miniere piú accosti.

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