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Aggiornato: 15 giugno 2025
Dimmi tutto, perchè, non lo crederesti, ho passato una notte cattiva pensando alla mia innamorata. Puoi immaginare che alla mia et
Io debbo morire, adesso, perchè ti ho amata troppo e non potrò vivere senza di te, senza il tuo amore.... senza l'illusione del tuo amore.... ma prima di morire ho il diritto di udire ancora una parola da te.... una giustificazione, una scusa, un pretesto, un insulto.... non so.... una parola buona o cattiva.... non so.... ma una parola, una.... Violento, disperato. Di', parla....
Ma come? Non sapeva questo il senatore Alessandro Zeno? E ci voleva un miracoloso sogno ammonitore per rivelarglielo? E doveva egli arzigogolare tanto, per venire poi alla risoluzione di finirla con quella sua esistenza, che infine non era cattiva?
Quand'egli s'avvide che ella era scomparsa, s'alzò, corse difilato all'uscio per inseguirla, sollevò rapidamente la portiera, si trovò d'avanti ai battenti chiusi a chiave. Ah, cattiva!... apri... apri... implorò, tentando di smuover l'uscio con delle scosse, battendo con le dita nel legno.
E così? Siamo sempre in collera col povero Fioccola? Sempre tanto bella e tanto cattiva? Maddalena lo guardò fisso, aggrottando le ciglia; ad un tratto le saltò un grillo in capo e mutò parere. Conosceva il Fioccola da molti anni: se metteva tanta insistenza in quella faccenda, voleva dire che al signor tenente sarebbe costata salata. E perché no?
Io straniera, libera di me stessa, venuta in questa vostra bella Italia per dimorarvi forse a lungo, trovandovi un'aria confacente alla mia salute e al mio appetito, sul punto di rimettermi al teatro, avrei cattiva grazia se rifiutassi l'onore di fare la vostra conoscenza.
La scena dove si rappresenta la favola è Napoli. NEPITA, ESSANDRO sotto nome e abito di Fioretta fantesca. NEPITA. Non può esser mai pace in una famiglia, quando vi capita qualche fantesca di cattiva condizione. Da che ha posto piede in casa questa maladetta Fioretta, non ci è stata piú ora di bene.
FILIGENIO. Io non ne ho a comprar la bellezza di lui, il bel ragionare, il cantare e il ballare; ma vo' che sia ben creato, gagliardo e che sappia servire. MANGONE. Eccolo, vedetelo bene, consideratelo; non vi ho chiesto soverchio. FILIGENIO. Non è di cattiva apparenza. MELITEA travestita, MANGONE, FILIGENIO. MELITEA. Caro signore, che mi comandate?
Che; cattivaccia! esclamò il Fioccola sorridendo a questa sfuriata. Così bella, bianca, rossa e fresca come una rosa, e sempre cattiva, cattivaccia! E se ne andò: ma tornò il dì dopo. Gli premeva quella cambiale del signor conte: prendeva i denari dalla Trebeschi Monghisoni al dieci per cento all'anno; ma poi lui si beccava, per provvigione, il dieci per cento al mese. Tornò dunque alla carica.
Il dolore dell'amica era troppo crudele, era troppo disperato, perchè non scendesse anche nel suo cuore. Finalmente potè parlare colla voce interrotta dal singhiozzo. Maria, in te parla l'ira figlia del tuo dolore. Tu parli cinicamente, perchè sei disperata; ma io non posso credere, che sii divenuta cattiva, perchè sei infelice.
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