Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 6 giugno 2025


E messer Pietro, la mattina del 14, bravamente discese. Santino da Riva, colle sue lancie, correva sulla sponda sinistra del torrente di Pia, per assicurare le spalle dell'esercito dalla imboscate nemiche. I quattrocento balestrieri di Genova calarono in bell'ordine sotto il comando di Nicola Fregoso, giovin cugino di Pietro, e s'avviarono verso la foce del torrente. Giunti ad un luogo coltivato, che avea nome di Vigna Donna, si fermarono, con gran meraviglia dei difensori di Castelfranco, che si aspettavano un assalto e stavano ai parapetti, pronti con verrettoni, sassi, e pece bollente, a respingerli. Questo per la difesa del castello; ma dietro ai saglienti dei bastioni c'era preparato dell'altro, per attaccar battaglia sul lido. Erano col

Contesero Firenze e Mastino della Scala successor di Can grande; e Firenze strinse contro esso con Venezia un'alleanza , per cui fu ripresa Padova e ridonata a' Carraresi, e furono assoggettate a Venezia, Treviso, Castelfranco e Ceneda, le prime conquiste di quella repubblica in terraferma, il primo ingresso di lei nella politica d'ambizioni italiane.

Con questo colpo audace si ricattarono i Finarini della resa di Castelfranco. Gi

Argomentando che fossero avviati al Finaro, era corso dietro a loro. Ma egli a piedi, e quei due a cavallo; aveva potuto raggiungerli. Giunto a Castelfranco, li seppe andati oltre alla Marina; giunto alla Marina, udì che aveano proseguito alla volta del Borgo. Andò al Borgo; nessuna novella di loro. Erano dunque rimasti a mezza strada.

Per aver traccia dei genovesi, fu mestieri a Galeotto di giungere fino alla Marina, donde si vedevano ormeggiate a poca distanza dal lido le galere nemiche, e sotto a Castelfranco, dove la rocca incominciò a piover sassi e il battifolle di san Fruttuoso a vomitar fuoco sulle prime schiere dei finarini. Il nemico era andato a far testa col

Ed ecco perchè Giacomo Pico non aveva più visto il Sangonetto, potuto sciogliere uno dei nodi che più gli stavano a cuore. Intanto i giorni passavano; la guerra, non pure era cominciata senza di lui, ma vigorosamente condotta fino alla resa di Castelfranco, senza che egli potesse ancora uscir fuori e nelle aspre fatiche del campo acquetare un tratto le acerbe battaglie del cuore.

I pigionali della colombaia, diceva egli, accennando ai difensori di Castelfranco, son liberali a lor posta, mandandoci ad ogni tratto qualche regaluccio coi m

I difensori di Castelfranco incominciarono a capire il disegno di messer Pietro. Voleva esser sicuro del fatto suo, il capitano genovese, e dar battaglia colle spalle al coperto. E quanta riserva di pali faceva portar tuttavia da lunghe file di bagaglioni! Ormai ce n'erano tanti accatastati l

Ma di queste e d'altre maggiori perdite d'uomini, poco importava al capitano generale. Con simili scascamuccie e affrontamenti quotidiani, egli teneva a bada il nemico, e, meglio ancora, lo aveva sempre sotto la mano; frattanto serrava i panni addosso a quelli altri che difendevano Castelfranco.

Da Castelfranco udirono lo scalpiccìo di quella grande passata; ma, per la notte buia non potendo aggiustar la mira, poco o nissun danno arrecarono coi verrettoni e coi sassi alle spedite compagnie del Fregoso. Il marchese Galeotto, col fiore de' suoi combattenti, aspettava il nemico alle prime case della Marina.

Parola Del Giorno

rincorare

Altri Alla Ricerca