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Aggiornato: 19 giugno 2025
Solo alcuni giorni dopo, gli venne riferito che Maria essendo stata interrogata sui motivi che l'avevano indotta a rovistare i cassetti di quello scrittoio, a bruciare quelle carte, disse che ella voleva distruggere tutta la sua corrispondenza col marchese, ed avendo trovato altre lettere di donna le mise tutte in un fascio, con diversi fogli, senza neppure esaminarli, tanto si trovava eccitata.
Poi andò al piano superiore e si fece aiutare dall'Elisa che si prestò di malavoglia a rifare i letti, mentre gli altri mettevano i loro vestiti nei cassettoni; ma i ragazzi facevano un'insalata di tutto, e l'Angiolina aveva un bel da fare per mettere un po' d'ordine in quei cassetti.
La coscienza in quel momento gli rimordeva del furto commesso, e anche tenendosi così acquattato sotto le lenzuola gli pareva di scorgere la vecchia moribonda nel momento in cui, erano quasi due anni, gli accennava, dove aveva riposto il denaro, che egli doveva consegnare al figliuolo. Poi udì smuovere e aprire i pochi mobili che erano nella camera; uno sbattere di cassetti.
Nullameno Bice seguitò ad andare spesso da lui col pretesto di copiare quella prefazione, ma occupandosi invece con istinto femminile a rendergli più dolce la vita. Infatti d'accordo con Margherita, e senza che egli potesse nemmeno sospettarlo, riuscì a sostituire il suo vino di osteria col migliore delle proprie terre, e a mandargli quasi tutte le mattine qualche primizia di ortaggio; poi gli riempì i cassetti di altra biancheria, e al primo onomastico seppe fargli accettare una magnifica veste da camera. Ma non osò alterare la semplicit
Poi, a un tratto si riscosse, si rianimò, come avesse preso una terribile risoluzione, e cominciò a cercare, a frugare nei cassetti.... So!... So!... So che cosa mi resta a fare! Tutto è pronto! e trovato un revolver glielo mostrò. Vedete? È un dono, una memoria di Nino Bixio! Povero Nino!
L'unica noia un po' grossa era quella di mettere in ordine le carte, che ingombravano il tavolino e i cassetti del conte. Sul tavolino, per esempio, c'erano alcuni fogli pieni di versi e di cancellature; il principio di una ballata, che portava un bel titolo, scritto a grossi caratteri: La Ninfa del Lago. Che? disse Aminta. Scrivevi dei versi?
Aspettate, vi dirò io quanto valgono: di cotesti ho trovato una quietanza! Sì alzò di nuovo e corse nella sua camera. Il De Carlo la sentiva frugar febbrilmente in certi cassetti: poi ella tornò, tenendo in mano un'antica fattura scritta su carta ingiallita dal tempo. Eccovi.... venti.... trentacinque.... quarantaseimila.... Va bene; e oggi valgono qualche cosa di più.... V. E. vuole disfarsene?
Io conosco un curioso signore che possiede, in un cassetto sempre chiuso di una sua scrivania, un piccolo museo amoroso, vale a dire quella tale raccolta di oggettini insignificanti per sè, ma espressivi per la persona che li riunì, a testimonianza e a ricordo dei suoi fatti d'amore. Sin qui, ciò è molto comune: giacchè è collezionista di tal genere, chiunque sia un poco sensibile, un poco sentimentale, chiunque si sia abbastanza occupato dell'amore, nella sua vita. Cassetti, cofanetti, scrigni che serrino simili preziosit
Maria, Natalia cianciavano senza tregua, non cessavano mai d'interrogarmi, si mostravano curiose di tutto, andavano ad aprire i cassetti dei canterani, gli armarii. Miss Edith le seguiva per moderarle. Guarda, guarda che ho trovato! gridò Maria correndomi in contro.
Si levò la zimarra che gli dava impaccio, e in maniche di camicia, con le lunghe tasche di traliccio legato ai fianchi e ciondolanti giù per le anche, al lume d'una lucerna che andava posando or su un mobile or sur un altro, si mise a rovistare per tutto: apriva e chiudeva i cassetti d'un vecchio canterano, mettendo la poca biancheria sossopra; casse, cavandone fuori abiti vecchi nelle cui tasche frugava con le mani febbrili; imposte d'armadi coi tintinni di stoviglie.
Parola Del Giorno
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