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Aggiornato: 12 giugno 2025
Ma seguimi oramai che ’l gir mi piace; ché i Pesci guizzan su per l’orizzonta, e ’l Carro tutto sovra ’l Coro giace, e ’l balzo via l
Com'io da loro sguardo fui partito, un poco me volgendo a l 'altro polo, la` onde il Carro gia` era sparito, vidi presso di me un veglio solo, degno di tanta reverenza in vista, che piu` non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista portava, a' suoi capelli simigliante, de' quai cadeva al petto doppia lista.
Ora l'effetto del carro falcato fu grande, più grande di quello che non s'argomentasse l'Aurelia. Come è bella! dicevano gli occhi di tutti, voltandosi alla nuova venuta. Intorno agli altri soli (soli che ricevono luce e calore, come ho gi
Ed il carro pesante, pieno di sacchi, difeso dalla tela verde, svoltò l'angolo della contrada, poi si perdette fra gli alberi umidi nella nebbia invernale.
«Da questo Mario, da questo Arpinate d'infima condizione, da quest'uomo tenuto in Roma come ignobile, da questo candidato poco meno che dileggiato, sorse quel Mario che soggiogò l'Africa, che trascinò il re Giugurta avvinto al suo carro, che debellò le orde dei Teutoni e dei Cimbri che entrò ben due volte sul carro del trionfo in Roma che fu sette volte console e che da proscritto diventò promotore di proscrizioni.
<<Qui sarai tu poco tempo silvano; e sarai meco sanza fine cive di quella Roma onde Cristo e` romano. Pero`, in pro del mondo che mal vive, al carro tieni or li occhi, e quel che vedi, ritornato di la`, fa che tu scrive>>. Cosi` Beatrice; e io, che tutto ai piedi d'i suoi comandamenti era divoto, la mente e li occhi ov'ella volle diedi.
Li occhi prima drizzai ai bassi liti; poscia li alzai al sole, e ammirava che da sinistra n'eravam feriti. Ben s'avvide il poeta ch'io stava stupido tutto al carro de la luce, ove tra noi e Aquilone intrava. Ond'elli a me: <<Se Castore e Poluce fossero in compagnia di quello specchio che su` e giu` del suo lume conduce,
Quindi rivoltosi a me che in quel frattempo era salito sopra una specie di carro destinato a recarmi sul luogo dell'incoronazione, aggiunse: andiamo. E ci riponemmo in viaggio.
Poscia vidi avventarsi ne la cuna del triunfal veiculo una volpe che d'ogne pasto buon parea digiuna; ma, riprendendo lei di laide colpe, la donna mia la volse in tanta futa quanto sofferser l'ossa sanza polpe. Poscia per indi ond'era pria venuta, l'aguglia vidi scender giu` ne l'arca del carro e lasciar lei di se' pennuta;
Onde quelle de' Pesci essendo nell'orizzonta orientale, il carro, cioè il settentrionale sopra la parte che è tra mezzo dì e ponente, che Coro si chiama, si segue, che solo in sogno precede innanzi al sole; che spazio di due ore in cotale tempo si piglia.
Parola Del Giorno
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