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Aggiornato: 11 luglio 2025


No, rispose il frate; era dapprima guerriero della repubblica veneta; lasciò il servizio di questa dopo Lepanto, dove era rimasto gravemente ferito. Ah! è lui!... mormorò il duca... Non era morto!... Comprendo il deliquio di donna Livia... aveva riconosciuto i suoi caratteri. Ma che avete duca? chiese il capuccino, voi impallidite! Nulla!

La forma dei caratteri di questa iscrizione appare moderna: è forse del secolo XVI, ma lo spirito e l'espressione appartengono certo al tempo in cui la cattedrale fu innalzata.

Abbiamo combattuto e combatteremo i traviamenti e peggio della Internazionale e de' suoi copisti in Italia; ma perchè, oltre all'amore innato del Vero e del Bene, ci sprona il convincimento ch'essi falsano il moto operajo e ne indugiano il giusto trionfo. Il moto ascendente delle classi artigiane costituisce uno dei principali caratteri dell'Epoca nuova che invochiamo e alla quale cerchiamo una iniziativa in Italia perchè non è da trovarsi altrove. Noi non aspettammo per dichiararlo le inattendibili promesse dei socialisti francesi o le selvaggie ire odiatrici, e per questo impotenti al bene, dell'Associazione che ha centro in Londra. Dal primo impianto della Giovine Italia fino alle nostre ultime manifestazioni, la causa degli Operaî fu nostra e la immedesimammo col moto nazionale italiano. Attraverso ormai quaranta anni d'apostolato insistemmo a ripetere che una Rivoluzione non è legittima ne può esser durevole se non congiunge la questione sociale colla politica, se non trasforma sulla via del Progresso e nei limiti del possibile l'ordinamento economico, se non migliora, senza danno o ingiuria ad altrui, le condizioni del lavoro, dei produttori. Proponemmo come mezzi transitorî l'educazione Nazionale uniforme; instituzioni capaci di prevenire ogni esempio di corruzione che venga dall'alto; un sistema economico fondato sul risparmio, sull'aumento delle sorgenti di produzione, sull'appropriazione di parte del danaro pubblico e dei beni da incamerarsi ai bisogni degli operaî industriali e agricoli; un ordinamento di tributi che non graviti direttamente o indirettamente sul necessario alla vita; imprese nazionali dirette a conquistare alla produzione i quattro milioni d'ettari di terra italiana oggi incolta, a creare colle colonizzazioni volontarie una nuova classe di piccoli proprietarî e dare al paese le forze produttrici ch'oggi emigrano in cerca di lavoro a lontani lidi stranieri; e additammo ultima soluzione del problema da conquistarsi lentamente, progressivamente, liberamente, la sostituzione del sistema d'associazione del capitale e del lavoro e dell'equa partecipazione di tutti i produttori ai frutti del lavoro, all'attuale sistema del salario. Ajutammo come era in noi e gli operaî, che non sono sofisti ingrati, non lo dimenticano l'impianto delle societ

Le sue lettere erano scritte tutte con alti caratteri in punta; esatte, regolari, e contenevano un loro profumino delicato, e la loro immancabile enorme viola fresca del pensiero, fermata con uno spillo e un nastrino all'angolo superiore sinistro. La sua ortografia era precisa, la sua prosa non priva di fioriture letterarie, nate non da lei, ma appiccicatele dalla maestra di letteratura.

Sebbene io senta essere scarse le mie forze nel mettere in esecuzione simili quadretti epici, mi pare non di meno d'accennare con essi una via lodevole a quegl'ingegni che hanno disposizione al genere narrativo, e alla pittura de' caratteri e delle passioni.

Via lattea, muta rivolta di caratteri tipografici. Polvere di rumori gi

Così ella scriveva, e Mario Vergalli, divorando le poche righe di cui la commozione aveva resi incerti e confusi i caratteri, sentiva fondersi la sua collera in una grande tenerezza, in una grande piet

Tali caratteri che, qualora si fissino sopra un'idea o sopra una persona, hanno per nulla tutto il resto del mondo, scarsissimi s'incontrano nelle odierne societ

L'unica noia un po' grossa era quella di mettere in ordine le carte, che ingombravano il tavolino e i cassetti del conte. Sul tavolino, per esempio, c'erano alcuni fogli pieni di versi e di cancellature; il principio di una ballata, che portava un bel titolo, scritto a grossi caratteri: La Ninfa del Lago. Che? disse Aminta. Scrivevi dei versi?

Una polvere avente tutti i caratteri della crioconite si può trovare qua e l

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