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Aggiornato: 3 giugno 2025
E gli scriveva che c'era il fidanzato, che la ragazza era di buona famiglia, figlia, nipote o parente, nientemeno, del famoso cavalier Cantasirena, e che andava tutte le sere all'opera al Manzoni con una cantante ungherese, certa Edita Schönfeld, che si faceva passare per contessa. E ripeteva, ancora, prima di finire: "niente da fare, onesta a tutta prova."
È poi da notare che in questi ultimi tempi il Frascolini si era di molto dirozzato e aveva perduto un po' di quelle sue arie di cantante a spasso che lo facevano primeggiare nelle sedute burrascose del Circolo democratico degli Operai Agricoltori.
Fra quei di Bergamo e quei di Milano duravano livori e rappresaglie. La Pasta e la Taglioni comperavano ville sul lago di Como. Il poeta Ottavio Tasca sposava la Taccani cantante. Il poeta avvocato Bazzoni si annegava nelle acque del Lario; tutti gli anni qualche povero innamorato si gettava dal Duomo.
Alcuni dragoni francesi si fecero intorno alla nostra vettura, accompagnati da un uffiziale côrso che doveva servire da interprete. Dove sono diretti questi signori? Alla volta di Roma. Il loro nome, di grazia? Sono uno sciagurato cantante, che viene da... Grottamare... La signora? La signora è... mia moglie. La bugia era lanciata con buona intenzione. Il Côrso esploratore mi prestò piena fede.
Una carriera spezzata!... Ballare non le piaceva; prender marito non poteva, poichè nel frattempo si era innamorata di un baritono, il quale, ammogliato e con prole, non aveva punto esitato a regalarle un figlio. Il bambino se lo presero i nonni; e morì. Quel baritono, l’anno dopo, era partito per l’Argentina con un’altra cantante.
Vado a pigliarle. Entra correndo nella sua camera. TOMMY zufola a mezzo soffio dondolandosi sulle gambe, poi guarda la signora Lablanche. Ben messa. Prende una sigaretta e l'accende. È lei che veste la Ricchetti? La cantante? Sissignore. I miei complimenti. Ieri sera aveva un amore di costumino floreale. In seta mauve.... Quello. È una così bella persona! Quaranta centimetri di vita.
Ghita... oggi a pranzo, invece di due, saremo quattro... C'è anche questa tua antica amica... Oh, non la riconosci? La Ghita, prima che il maestro avesse finito di parlare, abbracciava la cantante, e asciugandosi gli occhi con una cocca del grembiale, ripeteva: O Antoniettina!... Antoniettina!... è lei! Com'è bella... Se la tua mamma... la povera Agatina fosse qui...
Ella sedette presso la tavola, di fronte a Loredana, la quale non sapeva che cosa dire e che cosa fare. Oh ecco il pianoforte! esclamò la Teobaldi. Lei suona il pianoforte? No, rispose la fanciulla. Peccato! Io suono e canto. Ah sono stata una cantante, modestia a parte, coi fiocchi; e compongo anche; ho delle romanze scritte da me. Tamagno ne ha cantata una l'anno scorso.
Ognuno disse subito a chi lo voleva e a chi non lo voleva sapere, chi egli era, quant'anni aveva, che cosa faceva, dove andava, e qualcuno anche quante amanti aveva avute e quante pecetas portava nella borsa. Io fui preso per un cantante, e non è strano per chi pensi che in Spagna il popolo crede che tre quarti degl'Italiani campino cantando o ballando o recitando.
C'era sempre fra i pigionanti qualche preferito, pel quale si appassionavano tutti, madre, padre e figlio; quello era il candidato alle nozze della Maddalena. Portava dei biglietti d'ingresso pei teatri, accompagnava le due sorelle, vestite troppo in gala, ed ornate di vecchi cappellini e piume e gioielli falsi, avanzi di qualche cantante passata per le loro stanze mobiliate, pagava un gelato, o un bocconcino da cena al ritorno, che godevano tutti in famiglia sulla tavola della cucina; e questo bastava per farlo entrare in grazia: «Era gentiluomo, le aveva accompagnate rispettosamente come fossero state due dame; e generoso; e con che bont
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