Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 13 giugno 2025
Scusa, mamma, ma la borsa sarebbe un bel regalino! No, figliuola: un regalo, a voler che sia bello deve piacere a noi: e far piacere a chi lo riceve. Dunque, a detta tua, io dovrei regalare a Manfredo tutte le cose che mi sono care! Tutte, no. Una sola basterebbe!
Gli amanti serran la borsa con la fronde del porro; perché i ducati, e' panni, il bestiame, li offizi, le possessioni e la vita darieno coloro che aman come costei. FANNIO. Tutto mi consoli. RUFFO. Consolato hai tu me con quel barbafiorito. FANNIO. Piacemi che tu nol sappi nominare perché, volendo, noi saprai poi ridire. RUFFO. Or vattene a Lidio; e vestitevi.
Alla larga! non son mica la signora Giselda. Giselda, ti prego... Ma gli è che tu mi sollevi da un peso... da un peso... La mia borsa non è quella di Rothschild, interruppe Tristano, che forse voleva mettere, come suol dirsi, i punti sugli i; ma infine che cosa ti occorre?
FORCA. Questo è il premio di chi ave aperto la cassa e la borsa di vostro padre, e or ve le porto? PIRINO. Che borsa? che ci è ivi dentro? FORCA. Cento scudi che son il cuor di vostro padre. PIRINO. Come ce l'hai cavati dalle mani? FORCA. Basta l'avemo, a che bisogna saper il modo?
Poi io non me la piglio per moglie. RUFINO. E' si dice ben cosí; ma... CURZIO. Ma che? RUFINO. Voglio dire ch'ell'è peggio: ché le moglie patiscono di quelle cose che non patiscono le concubine. Oltre che vi pelano e vi tirano sino al sangue. Ed èvvi vergogna e danno all'anima e alla borsa. CURZIO. Non posso io desordinare una volta? RUFINO. Fate voi.
Non l'aveva altro che intravista: non aveva veduto che i capelli biondi sotto un gran velo grigio, e il luccichio dei grossi brillanti alle orecchie: nient'altro. Eccola! aveva detto tra sè. Nora si avanzò lentamente, diritta, sicura: appena vide il signor Ambrogio gli sorrise, ma poi diventò triste. Il signor Galli corse a toglierle di mano la piccola borsa. Sola? signora duchessa?
Mentre Cecilia parlava ad occhi bassi, tenendo in mano una piccola borsa e l'ombrello, Paolina la considerava dal capo alle piante, radunando in cima al pensiero i torti mai cancellati della Rigotti; le provocazioni della finestra, le smanie di essere veduta, l'incontro su la scala, l'incidente del micino bianco... e sentiva un estremo bisogno di piangere. L'avvocato era sceso; si partiva.
Allora ella mise tutto sulle spalle di Marliani, che quantunque le avesse lasciato credere d'aver fatta una grossa vincita in Borsa e che era comparso da Nan
Originale questo avviso del 26 marzo: «Si è perduta una borsa con monete d’argento, cinque once, un gigliato fiorentino, altro simile da tre, e un’ottava di doppia di Spagna. Chi l’avesse trovata, la porti al p.
La maschera, infastidita, senza fiatare, prese di tasca la borsa zeppa d'oro, la gettò sul pavimento a Vascello, che l'afferrò colla lestezza del folgore, e, facendo cenno di volere andare coll'Angiolina in luogo ove non fosser testimoni, si mosse. Vascello, lasciato Narciso, si fece ad accompagnare la coppia e prestamente ritornò nella sala.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca