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Aggiornato: 7 giugno 2025
E sopra il caminetto, tra Joachim e Beethoven, pendeva un piccolo ritratto di Bemolle, tornato umilmente a Praga ad assistere il Professore ormai vecchio, amareggiato, e quasi cieco. Finito tutto... passato tutto... vano tutto...
Questo non è più stupido degli altri palloni, disse Anne-Marie colpendone leggermente la turgida testa rossa e guardandolo ascendere lentamente per tutta la lunghezza della cordicella. Poi lo tirò giù di nuovo, e un lieve colpo di vento lo mandò a battere contro la faccia di Fräulein. Fräulein fu molto irritata. Veramente, io non capisco come una persona che eseguisce la Sonata di Beethoven...
Ahimè, Maria, quante volte abbiamo litigato con Luigi, per la musica di Beethoven, per il colore del nostro salotto, per quella cara marchesa Fulvia che egli non può soffrire! Liti lunghe, aspre; egli è flemmatico, io sono nervosa... Tu non sei felice? Felice, felice!... non dimandare certe cose. Ci maritano molto bene noialtre ragazze... Tu amavi Luigi? Lo amavo, lo amavo... mi piaceva, invece.
Una così deliziosa cosa! A chi non piace la musica di Beethoven, amici miei? Gli è che non sapevo persuadermi come lì dentro ci fosse proprio lui. Egli certamente è presente ancora all'esecuzione della sua musica, il suo spirito aleggia intorno. E la musica trema con divino ed infinito sospiro di sentimento, la melodia culla l'anima. Io avevo ben riconosciuta la Pastorale. Ricordate, voi, amici?
È Beethoven.
E nel secondo concerto Anne-Marie suonò il Concerto di Beethoven e la «Sonata a Kreutzer»; e la «Chaconne», e la «Fuga», e il «Preludio», e la «Sarabanda» di Bach. E i Milanesi accorsero, e restarono fino alla fine, e si prefissero di tornare ancora.
Oh! gridavano, dateci le glorie del Beethoven! Dateci gli splendori di Bach! E clamavano il loro dolore su e giù per le colonne dei giornali. Il Commendatore-editore di musica, leggendo queste critiche, sorrise passandosi la fine mano sul mento sbarbato. Quando vide Nancy le disse: Date loro dunque del classico, niente altro che del classico!
E poichè il Professore aveva detto: Con questa bambina si può cominciare dalla fine, Bemolle la condusse con inviti astuti e con musicali allettamenti, a traversare lieta e leggiera i trabocchetti del Paganini, gli abissi del Beethoven, le alture di Bach. E i suoi nove anni non erano compìti ancora.
Pigliamo nel vortice la cameriera che abbracciata, palpata e rischizzante di braccia in braccia, mi mormora accennando alla padrona: Se la intendeva cogli austriaci! Ma un accordo funereo e grave mi attira al pianoforte. Che cosa suona, signorina? Beethoven... Beethoven è più grande di Rossini. Un urlo selvaggio.
Ah! perchè la musica non si può scrivere e leggere come la parola!... Lei dice che la musica è di Beethoven feci, ridendo e sta bene. Ma com'è che Beethoven si trova lì dentro? È risuscitato? Lui rispose lentamente, tutto serio: Beethoven morto assai tempo. Qui Societ
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