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Aggiornato: 14 giugno 2025


Bartolommeo Pignattello, Arcivescovo di Cosenza, vassallo e nemico di Manfredi, spedito a gran fretta in Provenza, unitosi a Simone Cardinale di Santa Cecilia, andava eccitando Carlo a calare in Italia. Manfredi alla novella di tanti armamenti non si smarrì, ma come uomo di gran cuore e magnanimo si apparecchiò a ben ricevere il nemico.

A Bartolommeo Porretto di Berbenno fu scritto l'ordine dell'uccisione, ma il buon uomo mostrò la lettera ai Riformati. Qual ebbe merito la sua virtù? Un furibondo Cattaneo trucidò lui e due altri cattolici: esordio alla strage dei calvinisti di col

Cantando la dolente vicenda, il divino Alighieri aggiunge averlo l'Arcivescovo di Cosenza Bartolommeo Pignattelli, per comandamento di Papa Clemente, fatto estrarre di sotto quel tumulo, e gittare allo scoperto fuori del Regno su le rive del fiume Verde, oggidì conosciuto col nome di Marino, il quale scorre presso Ascoli!...

Anzi il signor Cesare si meraviglia ch'ella non si sia ancora affacciata sul pianerottolo della scala e non abbia chiamato con la sua voce di pentola fessa: Cesare! Cesare! Bartolommeo, l'inserviente della stazione, passeggia su e giù lungo il marciapiede della strada, portando in mano la lanterna che proietta davanti a una lunga striscia di luce rossa.

Sono scomparse l'ultime stelle, cominciano a cader grossi goccioloni di pioggia, il vento raddoppia di violenza, i lampi rischiarano di una luce rossa, sinistra, le due faccie livide, istupidite del capostazione e di Bartolommeo. Quest'ultimo rientra in ufficio col capo basso, con le braccia penzoloni, agitando indolentemente la lanterna cieca che tiene in mano.

Si muovevano, allorchè seduto sopra bianchissima mula comparve circondato da molti prelati Bartolommeo Pignattello Arcivescovo di Cosenza, addobbato dei suoi più magnifici arredi; la stessa mula andava coperta di un manto di oro ricamato a pignatte d'argento; vesti di oro con pignatte di argento ostentavano i servitori, e pignatte di argento su le mazze dorate portavano i maggiordomi.

Il primo che d'Italia ci capitasse fu Bartolommeo Maturo, priore dei Domenicani di Cremona, che predicò le novit

Intanto il professore passava la giornata a desiderare la riapertura della scuola. Il signor Bartolommeo era anch'egli un po' brontolone come la signora Bettina, si lagnava del Governo, del Consiglio provinciale, del Municipio, del Preside, dei professori, del cancelliere, degli scolari.

Ai segnali per arrestare il convoglio 44 che deve ormai esser vicino. Ma presto, per Dio! E corse di nuovo sulla strada spingendo davanti a Bartolommeo che borbotta fra i denti: Che brutta faccenda! Che brutta faccenda! Corpo dei sette fratelli Maccabei! Proprio in quel momento un fischio acutissimo fende l'aria e il treno 44 passa davanti alla stazione con la rapidit

Gl'istrumenti eletti dal Cielo per operare la rovina di Manfredi furono Urbano IV, nativo di Troyes, Patriarca di Gerusalemme, successo nel Pontificato ad Alessandro, e Clemente IV Cardinale di Narbona eletto Papa nel mese di febbraio 1261. Il primo di questi Pontefici avendo mandato in Francia Maestro Aliberto suo Notaro per offerire la corona a San Luigi, n'ebbe in risposta che alla conclusione del trattato si opponeva la investitura per lo addietro fatta a Edmondo d'Inghilterra; ond'egli spedì a Londra Bartolommeo Pignattelli Arcivescovo di Cosenza per farla renunziare ad Enrico III. Il Re, impegnato in guerra pericolosa contro i suoi Baroni, lusingato dall'Arcivescovo con la speranza di soccorsi, che non ebbe mai, cesse alla sua volont

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