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Aggiornato: 10 giugno 2025


In quella medesima notte, ad ora tarda, a ciel chiuso, un'altra gondola con rapidissimo remo usciva di Venezia. All'imboccatura della Brenta dovette passare nel mezzo di molte barche che pure andavan su pel fiume.

Le loro barche, venti all'incirca, ciascuna delle quali porta almeno cinque uomini ed è governata dal padrone, stanno a tre passi dalla mia finestra.

Questa darnas era una delle più grandi e delle più magnifiche barche che solcassero il Nilo, lungo oltre venti metri e larga otto, piatta, con due alberi, l'uno a prua e l'altro al centro, fatti di più pezzi e riuniti con rilegature di pelle di bue cucita fresca, sostenenti due vele latine altissime che si manovravano con un congegno primitivo di corde.

Dopo le antiche barche fenicie le prime flotte che cinsero l'Africa furono italiane: i pennoni di Amalfi e di Pisa, di Genova e di Venezia, di Roma e di Firenze si gonfiarono superbamente ai venti dei deserti. Primi i Veneziani nel secolo XV offersero ad un sultano di tagliare l'istmo di Suez, miracolo di audacia allora, miracolo di scienza oggi e che senza forse si sarebbe avverato anche allora. Mentre Colombo e Vespucci scendono in America, Cadamosto, veneto, penetra nel Senegal e nella Gambia: la conquista saracena respinta dall'Europa è proseguita in Africa. Ma se l'Islamismo vi si immobilizza, il Cristianesimo vi si inoltra; la civilt

Il giorno successivo tutta Venezia fu in movimento per le feste che la notte doveansi tenere a Chioggia, e verso il mezzodì, quasi potea dirsi che la popolazione dei palazzi e delle case si fosse traslocata intera nelle galere, nelle barche, nelle gondole, per trasferirsi col

Le barche erano tanecche ortonesi e venivano dal promontorio di Roto con un carico di agrumi. Anna, come le ancore furono gettate, si avvicinò ai marinai; e li guardava con una curiosit

Tutti cercarono di guadagnare un posto eminente, gruppi di gente salirono lungo gli alberi e sulle coffe, si arrampicarono sul ponte delle barche, si agguantarono alle gru.

Il pover'uomo s'industriò di sorridere, per debito di cortesia gerarchica, alla mia freddura; allargò la bocca, ma il riso non venne. La lancia è a mare a vostra disposizione, dissemi il capitano di bordo. Mandatela a Procida per altre barche; ce n'andremo tutti in quelle.

A farlo apposta, quella mattina non trovavamo barche barcaiuoli disponibili, forse perchè giornata di domenica, forse perchè il bel tempo aveva suggerito a parecchi altri la stessa idea, forse perchè la più parte dei marinai erano usciti per la pesca. Pare impossibile! Proprio oggi! esclamò Paolina.

Sorse un da questo ponte la popolar leggenda di san Cetteo liberatore; e il santo annualmente vi si ferma nel mezzo, con gran pompa cattolica, a ricevere le salutazioni che dalle barche ancorate mandano i marinai.

Parola Del Giorno

dell’esule

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