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Aggiornato: 22 giugno 2025


La sua esistenza era un eterno dramma, di cui paventava lo scioglimento; scioglimento, che in certi istanti avrebbe voluto intravedere audacemente: per timore d'intravedere il quale chiudeva gli occhi in certi altri. Ma ella era forte!... Procedeva senza pensare che ogni giorno l'avvicinava alla fine del dramma, come ogni istante l'avvicina alla morte!...

Tuttavia, prima d'abbandonare la casa furono scambiati da una parte e dall'altra alcuni colpi. Intanto che fuori di Roma le armi andavano perdute, quei di dentro, ignari del fatto, alle sei e mezza, ora stabilita, assalivano audacemente il corpo di guardia alla porta San Paolo, se ne impadronivano, l'abbruciavano, e l'aprivano.

Il cavalier servente, dopo essergli girato intorno parecchie volte, aspettando di trovar uno che lo presentasse, o un'idea che lo avvicinasse al suo uomo, finì con una alzata d'ingegno, della quale in ogni altra occasione non si sarebbe creduto capace; si accostò all'onorevole Ariberti ed appiccicò audacemente il discorso. Bella festa, commendatore, non è vero?

Era quello un atteggiamento che andava stupendamente alla sua figura rosea, un tal po' irregolare nelle fattezze, ma fine, e che di graziosa e piacevole la rendeva affascinante senz'altro: un atteggiamento studiato se vogliamo, ma che tra tanti artifizi a cui ci ha avvezzati la bellezza, poteva anche sembrar naturale: un atteggiamento, insomma, che un pittor ritrattista del secolo scorso avrebbe invidiato, se pure non è più giusto il dire che ad un pittor ritrattista del secolo scorso la contessa Elena Malatesti lo aveva audacemente rubato.

Non si può ammettere venne fuori a dire la New-York Tribune che da un momento all'altro un comitato di scioperanti possa alzare audacemente la mano e guastare, se non rompere del tutto, il delicato organismo di una grande impresa nella quale esso non ha alcun interesse personale.

Al delegato parve un po' strana la intromissione del ministro dell'interno in quelle piccolezze d'un circondario così poco importante, com'era quello di Castelnuovo Bedonia. Ma non potendo dubitare del fatto, così audacemente asserito dal suo superiore e corroborato da una lettera di quella fatta, arrisicò un giudizio severo sulla gravit

Repubblicano fu, nel fondo dell'anima, dalla prima giovinezza alla morte, e propugnatore d'una politica audacemente rivoluzionaria, aborrente da ogni aiuto straniero, che non procedesse anch'esso da rivoluzione, intendendo a una confederazione europea di repubbliche. E certo è che quanto ei voleva sarebbe stato saggio e attuabile se tutti gli italiani avessero avuto mente e fibra pari alla sua. Questo appunto egli credè fermamente, come lo credè il suo maestro; onde gli parve verit

Voi, ch'ad un'alta e faticosa impresa vedete or me salir audacemente per via mai forse da null'altro intesa, piacciavi d'ascoltare queste lente mie corde in voce lagrimosa e mesta, ch'altro non s'ha d'un'anima dolente.

Bevete, prima, un sorso, disse, con quella voce un po' rôca. Bevetti un sorso di quello champagne-cup, odoroso e inebriante: gli detti la coppa. Egli mise audacemente le labbra dove io le avevo messe e bevve, guardandomi. In quel momento Nino Stresa mi piacque immensamente: ma subito dopo, ne ebbi un disgusto immenso.

Sul finire, credo, dell'anno anteriore, io aveva scritto le mie prime pagine letterarie, mandandole audacemente all'Antologia di Firenze, che, molto a ragione, non le inserì e ch'io aveva interamente dimenticate, finchè le vidi molti anni dopo inserite, per opera di N. Tommaseo, nel Subalpino: versavano su Dante, ch'io dal 1821 al 1827 aveva imparato a venerare, non solamente come poeta, ma come Padre della Nazione.

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