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Aggiornato: 13 giugno 2025


Ma non ebbe finito di dire, che mentre la fanciulla affannosa s'avanzava verso di lui, nel vano della porta rimasta aperta, videsi comparire, all'incerto lume del crepuscolo che rifletteva sul pianerottolo, la negra e inquisitoria figura del padre Apollinare. Capitolo Quarto

Ma a don Apollinare, e a molti altri che avevano viso di condottieri, l'ore cominciavano a parer lunghe. Quattro giorni di disagi, erano stati d'avanzo a fare dar giù il bollore ai loro spiriti; e la prontezza d'animo con cui s'erano mossi, cedeva un po' ogni giorno, alla stanchezza in tutti, in molti alla noia, in taluni alla paura.

La signora Maddalena prese commiato da donna Placidia, e lasciolla a far spallucce colle mani e cogli occhi alzati al soffitto, come a dire: «rimettiamoci nel Signore». Fuori del presbiterio fu affollata dalle donne piangenti, alle quali diede speranze e parole cortesi; e tornò a casa sua pensando sempre a Giuliano; il quale, se un certo guizzo visto negli occhi di don Apollinare, non mentiva, o prima o poi avrebbe avuto a fare col prete implacabile.

L'indomani un po' dopo l'alba, don Apollinare stava sotto il portichetto della chiesa, con parecchie divote che avevano udito la messa; lo speziale apriva la bottega, e uscito a vedere che tempo facesse, si mescolava al crocchio: un uomo attempatetto, che era il cerusico, montato su d'un cavalluccio per avviarsi a visitare i malati, si fermava a barattar con essi qualche parola, sul fatto della sera innanzi: parevano l'ultima nuvola d'un temporale notturno, risolto da un vento benefico, in un mattino quieto.

«Ma due, se posso! rispose don Apollinare; e allo sguardo dato intorno dal signor Fedele, avendo capito che costui voleva non essere ascoltato da altri, fece un cenno a donna Placidia e a Mattia, i quali se ne andarono di l

«Oh...! tornate, Giuliano; torna, figlio mio, con noi... Vedremo Dio...» Così dicendo, fosse commosso o fingesse, il pievano era per abbracciare il giovane; senonchè questi ritraendosi: «No rispondeva con calma io col gregge, col branco non ci tornerò più, non vedrò più quel Dio... «E perchè? proruppe allora don Apollinare, ripigliando il suo posto, severo. «Perchè?

Le dirò, signora contessa, prese allora la parola il padre Apollinare, che nella famiglia di quel giovine c'è ancora del bene a fare. È una di quelle famiglie, e so quel che dico, le quali, al pari di mille e mille del popolo, cominciano pur troppo a sentire in una specie di marasmo, di dissoluzione morale, che sono il frutto di certe dottrine sovvertitrici, spaventose, diffuse da più di un mezzo secolo per tutta Europa; zizzania sociale che va pigliando ogni più terreno e radice. Coloro che si sagrificano alla conservazione delle potest

Don Apollinare non aveva dato guari segni di voler bene a questa sua sorella, nei tempi quieti; ma in quelli torbidi che s'erano messi verso il 1790, la teneva come persona nudrita a posta, per poter darle in casa i resti delle invettive, che scagliava in chiesa e fuori contro le cose di Francia. Le quali in sul cominciare non gli erano parse di gran momento; e a chi glie n'aveva chiesto, s'era contentato di rispondere che erano follie di popolaglia, e che o pane o bastone, avrebbero finito in nulla. Ma il 1791 gli era cascato addosso come fosse stato la volta del Sancta Sanctorum, sfasciatasi mentre egli era all'altare; e d'allora in poi aveva tenuto l'orecchio alzato a tutte le novelle che poteva avere da quel paese. Ad ogni corriere, che capitava ogni mese una volta, si faceva sempre più pensoso; i notabili del borgo gli si raccoglievano intorno spauriti della sua cera: egli parlava loro un linguaggio pieno di misteri: e se qualcuno osava annunziare di suo, cosa che avesse inteso da gente d'altri borghi, o dai mulattieri, che pei loro traffichi praticavano verso la Provenza; quello agli occhi di lui, era pecora vicina a sbrancare, e cominciava a tenerlo d'occhio. La Dichiarazione dei diritti dell'uomo, avuta per via dei suoi superiori, due anni dopo che se n'era udito parlare, gli aveva fatto passare il giorno più nero di tutto quel tempo. Letta, riletta, meditata a lungo quella scrittura; chiesto a stesso mille cose circa quei diritti, aveva finito col capire nulla di nulla; ma in cuor suo rese grazie a Dio d'aver fatto morire un tale cui quel foglio sarebbe giunto per certe vie ch'egli sospettava; un tale che avrebbe fatto le capriole dall'allegrezza solo a leggere quelle sciocche parole, e a dirne qualcosa fra il popolo della pieve! Dio non aveva concesso che in tempi di pericolo, il lupo stesse a rondinare intorno all'ovile, ed aveva fatto benissimo. Quel morto che da vivo gli era stato in ira, aveva lasciato dietro di un figliuolo ricco, giovane, non di buon ramo; ma egli sperava di poterlo raddurre; e ad ogni modo gli tornava meno molesto del padre, e confidava nell'opera della madre, che appunto era la signora Maddalena. Con questa si era lagnato parecchie volte, accusandola d'aver troppo allentato il freno al figliuolo; aveva predetto che le sarebbe stato cagione di grandi scontenti; e s'era lasciato andare sino a farle la confidenza, che Giuliano era la più acuta spina che avesse nella sua pieve. Pensava tuttavia che coll'aiuto del Signore, passati i bollori dell'et

«Oh! siete voi Zirionedisse Mattia fingendo le meraviglie; e levatosi in piedi fece segno di voler tirare in disparte il villano, che don Apollinare non avesse a udire quei suoi imbrogli. Ma l'altro, piantato come era l

Ma don Teodoro, appena seppe in parte, e in parte indovinò come stessero le cose, era riuscito a metter soggezione al Padre Apollinare, che non trovò prudente d'opporsi, per il momento.

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prorruppe

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