Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 13 giugno 2025
La stessa sera, nel gabinetto della contessa Cunegonda, si scambiarono le più calde congratulazioni per quella vittoria riportata sul secolo. Il Padre Apollinare, l'incipriato consigliere, e il conte Alberigo moralizzarono sulla necessit
Don Apollinare si sentiva scottare da tutti quei fuochi; e l'idea della calata dei Francesi, tornava ad essere per lui come un ariete di bronzo, che gli desse le gran capate nel petto.
Qui don Apollinare scoppiò in una risata; ma la novella che sebbene grossolana d'ordito, era stata detta assai giocondamente, non potè far muovere le labbra dell'Alemanno manco a un sorriso. Egli dal giorno in cui Bianca aveva fatta quella misteriosa voltata, alla porta di quella casa, guardata con tanto desiderio; s'era sentito calare sull'animo un velo di malinconia mai più provata.
Don Apollinare credette d'aver fatto col suo aspersorio assai; e venuta la notte, s'avvolse per bene nel ferraiuolo, non senza aver molto raccomandato a Mattia di vegliare. Questi gli si sdraiò vicino, facendo conto di dormire con un occhio, e di contare le stelle coll'altro: e noi lasciandogli a serenare, tirati dalla carit
Queste cose, egli diceva a Donna Placidia; la quale ascoltando, un po' accennava col capo come a dire che sapeva; un po' niegava: come per dire: «Giuliano non l'acchiapperanno.» Un tratto queste due parole le fuggirono dette a mezza voce, di tra le labbra. «Oh come non l'acchiapperanno, gridò don Apollinare levandosi in piedi.
E senza attendere di più, uscì del salotto, e diede le spalle a quella casa, donde quasi la discacciava con indifferente apatia un uomo che invece avrebbe dovuto, per il sacro carattere che portava, compatire e consolare. Il padre Apollinare, e l'abate rimasero soli.
Damiano, a dir vero, nutriva un resto di rancore verso il fratello, dubitando che le insinuazioni del Padre Apollinare gli avessero spento per sempre l'affetto de' suoi; pensava, che di cuor debole e timoroso com'era sempre stato, non avrebbe saputo strigarsi dalle reti sottili a lui tese da' suoi gelosi protettori.
«Che ne dice, ella che fu suo maestro? gli chiese alfine don Apollinare, vedendo che non gli si rispondeva nè dall'una nè dall'altro. «Eh! rispose don Marco io dico, che questo miscuglio di monsignori, di polizie e di generali, mi pare una torbida cosa: e mi duole di vedere che noi preti, a quest'ora abbiamo lacerate mezze le pagine del Vangelo!
«Viva San Francesco!» risposero quelli che erano proprio di D...., e il pievano levò in alto il cappello, a salutare tre volte, con atto d'un generale. Don Apollinare in quel momento eroico della sua vita, si rifaceva gongolando delle cose patite nell'ultime settimane.
E venni nel vostro paese, dove mi acconciai col pievano defunto, e vi ho seppelliti mezzi, e ho fatto gran bene all'anima mia. Nevvero, signor pievano? «Sta bene, sì, sì...» disse don Apollinare vergognoso di vedersi usare dal sagrestano tanta dimestichezza. Ma avendo mestieri di tenerselo amico, trangugiò quel boccone.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca