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Aggiornato: 22 luglio 2025


Io, padre, ho sopportato tormenti così angosciosi, che a ripensarvi sopra mi si agghiacciano le carni, e duro fatica a credere che il mio corpo abbia retto senza disfarsi; e nondimeno io mi era al tutto disposta di morire fra le torture in testimonio del vero; ma con infinite preghiere i parenti, gli amici e i difensori mi supplicarono, e con abbondanza di ragioni mi convinsero ad assumere sopra di me tutta la colpa; imperciocchè in questo modo, essi speravano, avrei salvato la signora madre e i fratelli.

Questi sintomi angosciosi dell'asfissia io descrivo non gi

E così, povera donna, il rimorso, l'amore, mille dubbi angosciosi l'agitavano, la torturavano con assalti nuovi e spietati! Oh! s'ella avesse potuto morire in quel giorno!... Ma a poco a poco, dopo qualche ora di strazio, ritornò la pace al suo spirito. Riflettendoci bene, pensò che Prospero non avrebbe acconsentito a quelle nozze; no, no, certamente.

Tali erano i pensieri angosciosi che occupavano il suo cuore, ai quali si aggiungeva, come aveva pensato Leoni, il pungolo del rimorso. Difatti per giovare a suo figlio, per ottenere una salvezza, che non avrebbe forse mai raggiunta compiutamente, essa aveva crudelmente tradita quella buona Maria, che aveva ricorso a lei, come al suo angelo tutelare.

Poi ch'in è ritornato, il duolo immenso non capendo ne l'alma, si disgombra per lo petto, per gli occhi e per la lingua in spirti accesi, in lacrimosi rivi, in fiochi, rotti ed angosciosi accenti.

Senza compassione, imperciocchè nel deserto dell'anima del bargello cotesto pozzo non venisse mai scavato, o se scavato una volta, da tanto tempo lo aveva riempito, che qualunque traccia gli era ormai scomparsa perfino dalla memoria senza compassione dunque, ma con tristezza, egli calcolò con quanti strappi angosciosi, con quanto stritolio di ossa avrebbe dovuto quel misero scontare il riso, forse ultimo, che gli era comparso sopra le labbra. Appena il Bargello e Marzio uscirono dalla stanza, il Vicario, vano quanto iniquo, si provava a scaricare la umiliazione sopra la moglie. A simile intento, con aria di rimprovero incominciò favellando alla donna: Carmina io ve l'ho detto le mille volte, che a voi non conviene entrare col

Che fretta, che furia avea avuto di mandar la lettera proprio quella sera!... E ad ogni minuto che passava, quelle paure, quegli sgomenti si facevano sempre più vivi e angosciosi.

Passarono i giorni, simili nel muto dolore ma non monotoni angosciosi, come Ernesta aveva immaginato.

Uno sgomento, un affanno nuovo, profondo la travagliava... Pure, per la stanchezza, pisolava a ogni tratto; ma quando tornava a svegliarsi spaventata pel traballìo della grossa vettura, la riprendevano quello sgomento e quel dolore, e alla luce malinconica dell'aurora, si facevano sempre più vivi, sempre più angosciosi.

L'applauso scoppiava da tutti i petti, mentre la gente si stringeva la mano come rammemorando i giorni angosciosi delle congiure quando tutto era pericolo, e promettendosi per l'avvenire una vita più alta e felice. A un tratto da vari punti squillarono le campane, da una finestra spuntò una bandiera: la notte era serena, la luna splendeva, un vento tiepido alitava.

Parola Del Giorno

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