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Aggiornato: 31 maggio 2025
La figura del Lunardi corse ammirata e ricercata per la citt
La bellissima signora, ammirata dagli uomini, acclamata dalle amiche, sequestra per sè la signorina Kathleen e il mio amico Filippo, prendendo posto con essi nella prima giardiniera. I tre satelliti, naturalmente, son pronti a ficcarsi nello scompartimento davanti, donde voltandosi, e mettendo i gomiti sulla spalliera, potranno tenerla d'occhio quant'è lunga la strada.
Per contro, lo czar era inesorabile. Fin dall'estate del 1830 aveva proibito ai russi l'aria appestata della Francia, e non passò anno che egli all'odiato re borghese non desse una prova di quella rudezza destituita di qualunque riguardo, che in quei tempi in cui la potenza russa era al colmo, era ammirata dai nostri piccoli re come una geniale forza di carattere.
Il soffio misterioso dell'amore le aveva dato un'espressione nuova, inconsciamente più ardita; se prima era ammirata, adesso poteva svegliare la concupiscenza e accendere la passione degli uomini. Ma Loredana pareva ignorare e il mutamento compiuto e la significazione pericolosa della sua bellezza.
Io senti' mormorare a tutti <<Adamo>>; poi cerchiaro una pianta dispogliata di foglie e d'altra fronda in ciascun ramo. La coma sua, che tanto si dilata piu` quanto piu` e` su`, fora da l'Indi ne' boschi lor per altezza ammirata. <<Beato se', grifon, che non discindi col becco d'esto legno dolce al gusto, poscia che mal si torce il ventre quindi>>.
Le notizie del duca si facevano a mano a mano più gravi, e a mano mano veniva maggiormente ammirata la nobilissima signora duchessa, instancabile nelle cure, nell'affetto, nella devozione. L'è una tonna motèl! esclamava il Kloss ogni giorno più incantato ed entusiasmato.
Sì, sì... Ma non posso immaginarmi fuori dal dovere che mi sono imposto: redimere la mia razza! Quanto sono piccola, io, davanti al tuo dovere. Devi disprezzarmi... No, no, Mabima... Ti amo, e ti ho spesso ammirata, come nell'ultima lotta, quando ti svincolasti coraggiosamente dai miei nemici e li mordesti coi tuoi denti. Coprendo il viso di Mabima di baci affettuosissimi.
Ammirata dell’opera fine e vivace delle miniature la signora aveva molte esclamazioni e troppe interrogazioni per ciascuna pergamena che le ponevo sott’occhio:
⁴¹⁶ Koch., Kaiser Iulian. 449. Però, malgrado questa grande saggezza a cui Giuliano cercava di indirizzare la sua vita, egli, come vedemmo nel corso di questo studio, si abbandonava talvolta all’impeto della passione. Nè, certo, può essere ammirata la sua condotta verso i consiglieri di Costanzo all’indomani della sua vittoria, nè giustificata la sua ira contro Atanasio. Nella sua intima corrispondenza noi abbiamo le tracce di desideri sfrenati e di deplorevoli eccessi. Il caso però è curioso e serve ad illuminare la sua figura così complicata e piena di contraddizioni. Giuliano aveva il furore della lettura. Abbiamo visto con quale trasporto egli ringraziasse l’imperatrice Eusebia perchè, sapendolo sprovvisto di libri, al momento in cui da Milano partiva per la Gallia, gli aveva data un’intiera biblioteca. Quando, ad Alessandria, venne assassinato il vescovo Giorgio, l’imperatore diede agli Alessandrini una buona lavata di capo,⁴¹⁷ ma poi li lasciò tranquilli, e non è un giudizio temerario il dire che, in fondo, non era stato scontento di un tumulto che pareva sollevato in odio dei Cristiani. Di una sola cosa Giuliano vivamente si preoccupava, ed era di impadronirsi dei libri del vescovo assassinato. In questa sua preoccupazione egli mette una foga che finisce per essere iniqua e crudele. Appena avvenuta la morte di Giorgio, scrive al prefetto d’Egitto⁴¹⁸: «Alcuni amano i cavalli, altri gli uccelli, altri le fiere. Io, fin da fanciullo,. non ebbi amore più forte che quello dei libri. Sarebbe, dunque, assurdo che io lasciassi che se ne impadronissero degli uomini, ai quali non basta l’oro per satollare il loro amore della ricchezza e pensano di potermeli portar via facilmente. Mi farai, dunque, un favore speciale, se raccoglierai tutti i libri di Giorgio. Ne aveva molti di filosofia, molti di retorica, molti relativi alla dottrina degli empi Galilei. Questi ultimi, io ben vorrei distruggerli tutti quanti, se non fosse il timore di veder distrutti, insieme ad essi, anche i libri buoni. Tu, dunque, farai di tutti la più minuta ricerca. In questa ricerca ti potr
La gioventù veneta assuefatta a contemplare le vezzose figlie della regina adriaca rimaneva ammirata all'aspetto delle tre romane, dico: tre romane poiché Giulia, che avea sposato il suo Muzio, benché figlia affettuosa della sua bella patria, vantavasi e si compiaceva dell'adottiva sua terra chiamandosi ella pure romana.
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