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Aggiornato: 20 giugno 2025
Gli stivalini di morbido raso bianco, dai piccoli bottoni, dalla fodera di seta, hanno sofferto poco; solo il tacco alto e svelto si è un po' piegato per la stanchezza; le scarpettine rosee con la violetta ricamata sulla punta che sembra una mandorla, non hanno alcuna avaria: quelle grige con la fibbia sul fianco, tempestata di turchesi, possono rendere ancora valorosi servigi.
che pregano, e 'l pregato non risponde, ma, per fare esser ben la voglia acuta, tien alto lor disio e nol nasconde. Poi si parti` si` come ricreduta; e noi venimmo al grande arbore adesso, che tanti prieghi e lagrime rifiuta. <<Trapassate oltre sanza farvi presso: legno e` piu` su` che fu morso da Eva, e questa pianta si levo` da esso>>.
Di solito partendo dal Giomen si sale tosto per il dorso erboso del monte e si affronta poi il ghiacciaio in alto, dov’è quasi piano e quindi meno rotto dai crepacci.
Gli scrostati affreschi della vôlta parevano attendere ritmi di preghiere: e che altro non erano, se non preghiere, le canzoncine dei bimbi?... Un Cristo di gesso tendeva da un alto zoccolo le braccia: Lasciate i pargoli venire a me.
Al che forse mi si potria dire, da che li piace stare in errore e non vuol cercar la certezza, che non occorre questo disputare, essendo chiarissimo che, essendo il cambio alto, vi sia il guadagno.
Egli aveva passato due mesi d'inferno, con la gran paura di vederselo cascar davanti, morto di un colpo!... Sapeva assai lui che alto volesse anche dire!... Solo don Lucio non rideva, pensando che il fratello ora gli avrebbe fatto scontare tutti quei piatti dolci datigli a mangiare in due mesi! E infatti.... Perchè non rispondeva mai?
Guardate: per quella porta che non può più resistere la folla s'ingolfa mareggiante e vorticosa, spremendosi con tanta violenza che ne sprizzano in alto innumeri biciclette. Ognuna solleva la sua al disopra del capo, rovesciata, a ruote all'aria! Sono le ruote simboliche della velocit
Più in alto, al disopra dell'albergo, il villaggio di Sufers, con quelle case met
Io sono il futurista possente e invincibile tratto in alto da un cuore instancabile e folle. È perciò che mi siedo alla tavola dell'Aurora, per saziarmi alla sua mostra dì frutti multicolori. Schiaccio i meriggi, fumanti piramidi di bombe, scavalco i tramonti, eserciti sanguinanti in fuga, e mi trascino dietro i singhiozzanti crepuscoli nostalgici..
Mi dondolo su tre fabbriche di concimi azotati e di nero animale.... Le vedete?... Vi amo, forti officine, accosciate su leve e bascule invisibili, che spingete sempre più in alto le grandi balle d'un fumo massiccio!... Ma sì, sputate dunque, a bocca piena, contro quella luna testarda e maniaca, che vuole imporvi i suoi travestimenti egiziani! Ah! ah!
Parola Del Giorno
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