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Aggiornato: 18 maggio 2025


Ma c'è qualcuno tra quelle piante! disse a un tratto Lina, raccapriccita, indicando al frate la punta di due alberetti, quasi accosto l'uno all'altro, e che si agitavano in modo strano, non ostante che non vi fosse alito di vento in quella calda mattinata. Il rumore tra le foglie aumentò.

Tutto ciò che nel lungo corso della sua vita aveva udito raccontare che si riferisse a storie sopranaturali, quegli aneddoti di fantasmi e di spettri di cui abbiamo avuto tutti la nostra parte, ora gli tornavano alla mente e lo agitavano e conturbavano.

In quello della Rocchetta, era la moltitudine, composta di curiosi, di amici, di preti, di soldati, che sgomitava per mettersi in prima fila a vedere, salutare, commuoversi, piangere. Si vedevano persone che si tergevano le lagrime col dorso della mano, persone che agitavano il cappello per dir loro: coraggio! e persone che levavano in alto le mani giunte per tradurre la loro desolazione.

Ma tutti insieme riempivano la stanza, con le loro persone massicce, la voce alta, gli scarponi che si agitavano sotto il tavolino, il fumo dei sigari che s'innalzava, addensandosi sempre più.

Egli stesso fu sorpreso dalla calma, colla quale rinunciava ad ogni avvenire, mentre i capelli gli si cominciavano appena a brizzolare, e nel largo ingegno tanta folla di idee si agitavano ancora intorno al monumento incompiuto della sua giovinezza.

Egli mi faceva compagnia, e si stava allegri. Poi, per tenermi più a lungo all'osteria, mi mise in mano le carte. Dapprincipio giuocavo con indifferenza, ma a poco a poco m'entrò la passione dei fanti e dei cavalli, delle spade e delle coppe; gli assi mi mettevano in convulsione, avrei dato cento scudi per un dieci di danari, mi pareva impossibile che l'uomo potesse vivere senza le carte, ci pensavo il giorno e la notte, e le vicende del giuoco unite al liquore di Bacco mi agitavano il sonno terribilmente. Le giornate mi parevano più lunghe, la scuola sempre più noiosa; io attendeva con ansiet

Avevo passato mezza giornata nell'Aquario tra le meraviglie della vita sottomarina.... Improvvisamente, quasi mi fosse stato suggerito all'orecchio da qualcuno, io pensai: Va' a Firenze!... Va' a Firenze! Mi stava davanti agli occhi una mirabile aiuola di attinie e di coralli che si agitavano, che palpitavano con le loro creste filamentose: e tra i coralli e le attinie, magnifici polipi, di cui ora non ricordo il nome, allungavano i tentacoli, si gonfiavano, si aprivano simili a viventi ventagli, si restringevano e quasi sparivano confondendosi con la vegetazione rosata. Altri piccoli molluschi, cavallini di mare, se non sbaglio, idre, meduse, salivano e scendevano nella limpidissima acqua dietro il grosso cristallo; paguri, che si eran formati una casa con grosse conchiglie, erravano qua e l

Ti ringrazio mille volte per le tue buone parole; e per la tua amicizia che è sempre la stessa, ti sono sempre egualmente riconoscente: ma che vuoi? da quando ci parlammo ad ora sono passati dieci anni per me. Come vorrei vederti! Le mille paure che mi agitavano una volta non le sento più, e la gelosia non mi rode; ma sono certa che oramai sono qualcosa di ben secondario nella sua vita.

Le vanterie dell'assalto rimbalzavano da palco a palco ora che tutti erano rivoluzionalmente occupati. Molte mani gesticolavano per aria in segno di trionfo o agitavano cappelli: parole oscene scoppiavano, affermazioni superbe di monelli che gremiti nel palco della Prefettura e della Giunta municipale vi assumevano con grazia scimmiesca atteggiamenti gravi di magistrati, ma per lanciare subito altre urla di gazzarra, ricomponendosi a un rimbrotto inaspettato, accendendo tutti i razzi di un riso inconscio e strepitoso, pel quale l'aspettazione di quanto deve succedere vale più di quanto succeder

Duccio Massenti era diventato una specie di fantoccio, che l'uno e l'altra agitavano in aria di tanto in tanto.... Gigi diceva qualche volta: «Tu non mi ami; tu ami il conte Duccio!». E Nicla diceva qualche volta: «Allora andrò a trovare Duccio!». Ma quella sera, Nicla alzò le spalle. Duccio! Duccio!... Che meschina fantasia tu hai? Non sai trovare di meglio?

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