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Aggiornato: 24 luglio 2025
Saluto la grande artista. La donna sospirò profondamente. Saluto la madre fortunata. Poi calò il velo sul viso. Nancy s'affrettò per gli affollati corridoi, dove la gente a gruppi discorreva e discuteva della sua bambina; e le parole: «Meravigliosa! Fenomenale! Incredibile!» batterono colla consueta ala soave al suo orecchio. «Madre fortunata!» Oh, sì, sì! essa era una madre fortunata!
Che i molti giovani gentiluomini affollati intorno alla duchessa Elena, facesser le maraviglie di quella straordinaria bellezza, è cosa troppo facile a credersi, perchè se ne debba parlar qui. Ma il fatto sta che i cinque anni trascorsi, anzichè scemare di un punto, avevano anzi cresciuta perfezione a quelle sue forme peregrine. Era la statua ridotta al punto quando l'artista medesimo, contemplandola, si stropiccia le mani e dice: Sfido a far più di così. Statua di tanta perfezione, nella quale il minimo tratto di più o di meno sarebbe un'alterazione che peggiora! D'altra parte è in quell'et
Matilde non istette molto ad accorgersi di avere ai fianchi un semplice innamorato; e d'innamorati una donna bella ne trova ad ogni uscio, se pure ella non li trova tutti affollati al suo. Era ricco d'ingegno, e avrebbe potuto salire a grande rinomanza; ma la contessa non era donna da indovinare il futuro, o, quando anche l'avesse indovinato, da legarsi ad un uomo per quella celebrit
Visti i primi vasetti, l'impresario, con gli occhi sfavillanti di gioia, gridò agli operai che si erano affollati attorno a Cardello: Via tutti, al lavoro! Laggiù! Palpava i vasetti, li ripuliva col fazzoletto dal terriccio che vi si era appiccicato attorno, e diceva a Cardello: Su, pòrtali a casa, involtati in questo giornale, e torna sùbito. No, aspetta. Solleviamo questa lastra.
Un viaggiatore illustre disse che dopo aver passato una giornata nel convento dell'Escurial, ci si deve sentir felici per tutta la vita, solo pensando che si potrebbe essere ancora fra quelle mura e che non ci s'è più. È quasi vero. Ancora adesso, dopo tanto tempo, nei giorni piovosi, quando sono tristo, penso all'Escurial, poi guardo le pareti della mia stanza, e mi rallegro; nelle notti insonni, vedo i cortili dell'Escurial; quando sto male e dormo un sonno torbido e penoso, sogno di girare per quei corridoi, solo, al buio, inseguito dal fantasma d'un vecchio frate, gridando e picchiando a tutte le porte, senza trovare l'uscita, finchè vo a dar del capo nel Panteon e la porta mi si chiude fragorosamente alle spalle e resto sepolto tra le tombe. Con che piacere rividi i mille lumi della Puerta del Sol, i caffè affollati, e la grande e rumorosa strada d'Alcal
E quando, dopo aver lungamente faticato e sudato invano per dar forma e vita a un concetto riposto o a un'immagine bella che gli appariva, in barlume alla mente, egli buttava la penna sconfortato e si slanciava fuori di casa, Firenze, offrendogli allo sguardo i miracoli dell'arte affollati nella sua piazza famosa, gli diceva: Ecco la bellezza! ed egli in quella bellezza confortava e appagava l'animo, pensando ch'ella era italiana, e il suo orgoglio umiliato d'artista moriva senza dolore nell'alterezza legittima e santa di cittadino.
Gino s'innamorò delle serre, e promise a sè stesso di andare un giorno a vederle, quelle poetiche chiuse di lastroni e di legna, che fanno pescaia alle acque e ricettacolo ai tronchi galleggianti, per lasciarli poi, a cateratta dischiusa, precipitare affollati in un serbatoio inferiore, e così via, di pescaia in pescaia, fino ai grandi depositi della pianura.
Osservai attentamente un bastimento olandese. Quasi tutti i bastimenti affollati nei canali di Rotterdam non fanno altri viaggi che sul Reno e in Olanda; hanno un albero solo, e son larghi, robusti, e variopinti come barchette da giocattolo.
I buchi al centro degli usci dei ventiquattro processandi permettevano di andare cogli occhi negli stanzoni in faccia, gremiti di arrestati. Davano a volte l'impressione di un immenso lazzaretto pieno di colerosi, e a volte di lunghi corridoi affollati di insorti che agitavano entusiasticamente i cappelli, i fazzoletti e le mani. All'uscio di ciascuno dei ventiquattro, era una sentinella.
La sera, a Londra, per uno straniero è molto trista. Ebbi degli spleen feroci. Abituato al fantastico splendore dei boulevards di Parigi, e a quel gran movimento festivo, le strade di Londra mi parevan buie e melanconiche. Rimpiangevo i caffè affollati, le botteghe sfarzose, e persino i quadri dissolventi del boulevard Montmartre; dimenticando l'indignazione che mi destava lo spettacolo della prostituzione sfrontata, trionfante e sfolgorante, che pullula in ogni parte. Ma che mistero son questi scoraggiamenti, queste tristezze profonde che ci assalgono la sera in una citt
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