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Aggiornato: 2 giugno 2025
Ma quel vincolo fatto di antiche schiavitù terriere era diventato insopportabile ai terrazzani veronesi della decadenza della Repubblica, che ripetutamente ed acerbamente se ne dolevano, offrendosi perfino di pagare la prescrìtta decima in denaro sonante.
Incapace di appigliarsi ad alcun partito e tormentato ognor più acerbamente da tanta indecisione, un lampo di luce balenò al professore nel leggere una breve lettera che gli giunse improvvisamente da Udine da parte di don Letterio Prandina.
Aminta soffriva acerbamente del suo. Povero Gino! povero Gino! Lo aveva dunque accusato a torto? Sparito, il conte Malatesti, sparito da Modena! Sì, sparito da Modena, ma per passare il confine, anzi i due confini di Modena e di Parma, per correre in Piemonte, e indossar la divisa del volontario. Ma perchè non ne faceva un cenno, la lettera? Ah, sì, che poteva dire la lettera? Il conte Gino, il figlio di Jacopo Malatesti, di un fedel servitore del Duca, non poteva mica toccar la tromba, per annunziare al popolo e al comune il suo virile proposito. Era sparito, come fa in simili circostanze l'uomo forte e modesto, che la voce del dovere ha chiamato. E senza lasciar trapelare il suo segreto da anima nata, senza mandar notizie di sè ai parenti, agli amici, era entrato, egli cavaliere esperto e magnifico, in un reggimento di fanteria, forse per meglio nascondersi, per sottrarsi alla vista, alla curiosit
Di vero nella famiglia Cènci consideravasi monsignor Guido Guerra come fidanzato della Beatrice: questa notizia andava per le bocche della gioventù romana, e lui chiamavano avventuroso, e al suo felice stato invidiavano: sapevanlo anche in corte; e il Papa lo sofferiva acerbamente sì perchè avesse posto la mira su Guido, conoscendolo sufficiente molto e di abito gentilesco, per inviarlo legato a qualcheduna delle Corti straniere; sì perchè egli non lo avesse prima richiesto del suo consenso, o per lo meno consultato; infine gli dava uggia quel sentirlo proclamare sposo, e vederlo con la mantellina addosso: conciossiachè uno dei punti più ardentemente combattuti fra Cattolici e Luterani fosse stato, e durasse ad essere, il celibato dei preti. Maffeo Barberini, cardinale di molto seguito, come intrinsecissimo di Guido, lo tenne avvertito di quanto buccinavasi in corte, ond'ei si governasse: e questi informatosi se il memoriale di Beatrice al Papa avesse avuto corso, e sentito che no, fu cauto di ritirarlo dallo ufficio, temendo che, capitato sotto gli occhi di Clemente, non valesse a suscitargli qualche sospetto nell'animo, gi
In un movimento qualunque, Pannini, che comandava un pelottone, si sbagliò e Carlo l'ebbe ad ammonire: era un movimento importante, occorreva fosse eseguito rapidamente, e si era sotto gli occhi del colonnello severissimo, che avrebbe acerbamente rampognato l'errore: per ciò le parole di Biale furono forse più vivaci ed impazienti che non sarebbero state in altro momento, e Pannini sentì montarsi la stizza, offeso il suo orgoglio, che era cotanto, nell'essere rimbrottato in presenza del reggimento.
Era vantaggio non giammai fondarsi Tuoi regii alberghi e tue superbe mura, Rodi, s'al mondo acerbamente farsi Doveano specchio di crudel ventura. O pensier di mia vita al vento sparsi! Ma quale alma qua giù vive secura? Ciascuno in terra è condannato in guai; E fora meglio non ci nascer mai.
Pungono acerbamente Stefano queste rampogne, ordina di rendere al nemico la libert
Lascia il letto, cavalca l'asino di Betlem, e scende in terra. Trova Lucifero, e cerca da prima con superbe parole, poi con astute promesse venire a patti; ma questi tien fermo, e lo caccia da sè acerbamente. Liberatosi indi a poco dalla foresta è ospitato dalla povera Sara. La schiava nera e lo schiavo bianco.
Aloise non badò a tutti questi nonnulla, e chiamando col gesto il gastaldo a venirgli da lato, gli domandò per la prima cosa di Lorenzo Salvani. Egli da due giorni non aveva più pensato all'amico. Il suo dolore era stato così acerbamente tiranno, che non aveva patito ricordanza d'altri dolenti.
A Beatrice toccò una spinta nel petto, che la mandò a percuotere con le spalle nella parete del cammino; e mentre, punto sbigottita, continuava a gridare: Udite... siete ingannati... cinquanta contro uno..., e tali altre parole, trassero seco loro il Conte; il quale persuaso che fosse negozio cotesto da comporsi a danaro, sopportava meno acerbamente lo affronto, volgendo gi
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