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Dovette accrescere i tributi; abolí le accuse di maestá, ributtò i delatori; fu buon principe; guerreggiò co' batavi risollevati tra le ultime contese dell'imperio; co' giudei sollevati, a cui Tito distrusse Gerusalemme ; co' britanni e co' caledoni vinti da Agricola; ridusse o confermò a province Rodi, Samo, Licia, Tracia, Cilicia e Comagene.

Indignato della condotta dei Bianchi, abolì la secolare loro prerogativa; che però in forma di proposta fu mantenuta ed accettata dal Governo fino al 1819. Ultime distinzioni: la sepoltura ad libitum dei parenti ed i pubblici funerali.

II, pag. 135, con un altro privilegio del 20 aprile, che abolì tutti gli statuti e le leggi di re Carlo. Che Pietro avesse abolito i dritti de' marinai è detto anco chiaramente nel capitolo 44 di re Giacomo, Cap. del regno di Sicilia. Aliquantulum. Diploma del 29 settembre 1282, docum. Diploma del 2 ottobre 1282, citato nell'Elenco delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom.

Stanco di tante porcherie un giorno il Senato mandò a spasso questi inutili o disonesti «maestri»: e senz’altro ne abolì l’ufficio; contemporaneamente provvide alla pulitezza ed al decoro della citt

Ordinò, temperò il principato; abolí i giudizi di maestá; restituí al popolo i comizi, le elezioni lasciategli da Augusto, al senato la libertá delle deliberazioni. Fece molte guerre contro ai parti, agli arabi e ai daci, che a taluni paion troppe, ma che forse eran necessarie, e ad ogni modo furon tutte gloriose.

Il provvedimento governativo per le seppellizioni nel nuovo cimitero di S. Orsola non abolì l’uso delle inumazioni nelle chiese, ma ne diminuì il numero. Le cosiddette sepolture gentilizie continuarono a ricevere i cadaveri di quelle famiglie che ne avessero la propriet

La pratica del comunismo ha preceduto di gran lunga la teoria. Il popolo in cotesta occasione, come sempre, chiese troppo; i possidenti, rappresentati allora dal Re, concessero quanto ei volle; e se più domandava, e più gli davano, rilasciando delle concessioni fatte patenti solennissime. Passata la burrasca il Re, ricercate in prima diligentemente le carte delle patenti le abolì, e ritolse ogni cosa; e quello, che parve duro in quel tempo, e non pertanto si è veduto ripetere perpetuamente, ricercò, e spense di mala morte i miseri popolani, che fidandosi in lui avevano posate le armi. Per modo che sembra oggimai doventato assioma nei rivolgimenti umani: chiedere troppo, e male; promettere tutto, e attender nulla; donde la necessit

Rimase in Francia, chiamovvi i cardinali, la curia romana; e non potendo la Sedia, piantovvi la residenza, che continuò colá intorno a settant'anni, e fu dai contemporanei scandalezzati chiamata «cattivitá di Babilonia». Ancora, egli fu che abolí i templieri, ordine di frati guerrieri simili a' gerosolimitani, piú guerrieri che frati, forse giá decaduti in costumi, certo cresciuti in ricchezze: ondeché loro spoglie furono forse allettamento, certo grande e brutta preda.

Molti dei nobili, e segnatamente il conte di Tuscolo e quel di Galeria, con grande parte di popolo e di clero, mal sentirono questa elezione senza assenso dell'imperatore. Gli mandarono ambasceria perciò, con una corona d'oro ed il titolo di patrizio di Roma, pregandolo di dar loro un pontefice. In Basilea si accolse concilio numeroso, che dichiarò erronei, ed abolì i canoni di Niccolò II, come contrari alle constituzioni dell'impero teutonico ed ai decreti del concilio di Laterano di Leone VIII, ed elesse Cadolo, vescovo di Parma, col nome di Onorio II. Ildebrando, cui Niccolò aveva elevato ad arcidiacono della Chiesa ed Alessandro a cancelliere, con facolt

Abolì balzelli immorali, frutti dell'ingordo dispotismo spagnuolo, che colpivano il povero nei bisogni più urgenti della vita; stese una mano protettrice alla snervata industria, alla languente agricoltura tentando risorgere la Lombardia a quell'importanza industriale ed agricola che sempre aveva goduta in Europa e seminando benefici l'Austria ne raccoglieva frutti di riconoscenza.