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Qui si racconta di un nibbio, che rincorrendo una colomba s'abbattè in una tortora. Messer Galeotto, per celato cammino alle spalle di Verzi, conduce l'eletta de' suoi fanti su Noli. Grande e mirabile impresa era questa, di andare, egli assediato nella sua terra, a tentare l'assalto d'una terra nemica.

In quell'ora la campagna, e per lo più soleva essere rinfrescata da un venterello di mare; in un boschetto vicino, un'upupa faceva sentire nel silenzio il suo bu, bu, bu, malinconico, cui una tortora accompagnava col suo canto grave e gutturale: a volte vi schiamazzavano de' cardellini.

Ecco: il dottore Agenore entrava dall'anticamera piena di luce nel salotto, in cui si faceva di buon mattino la guerra al sole; era giunto tentoni fin presso all'uscio che metteva nella camera del cieco, quando l'uscio si aprì ed apparve una figura femminile. Abbracciala, se no ti scappa. Ed egli aveva schiuso le braccia per tirarsi sul petto la bella. Ma la bella, che veniva da una camera più oscura, vide l'atto, ne comprese l'intenzione, e diè indietro gridando al par d'una tortora spaurita. Il dottor Agenore riconosciuto l'errore stette un istante a braccia aperte come un crocifisso, e nella confusione finì alla meglio l'atto, stringendo con soverchia cordialit

Aldo è un orrore! Ma quanto è visualmente dilettevole! E Clarissa rise piano, giù nella gola, come una tortora innamorata. Aldo volse verso di loro il mirabile profilo. Vi condurrò sulla strada di Monza, disse. Oh Dio! No! fece Clarissa, non su quella brutta stradaccia noiosa dove nessuno ci vede.

Un fremito mandò scossa la selva Pei rami infranti e dei rapiti fiori Si querelò sul margine il cespuglio Delle rose di maggio. In un lamento Singhiozzando la tortora proruppe Dall'alto nido e raccontò l'angoscia Dei rotti amori. E fin dentro le grotte Del cavo tufo risonò la lenta Storia d'oscure lagrime stillanti, Di cui le ortiche pasconsi e s'imbeve L'orrida spina.

Si udiva il tintinno del rame, il russare aspro di Binchi-Banche, il saltellare della tortora, in mezzo al continuo rumore della pioggia e del fiume giù per il Bagno e per la Bandiera.

L’Africana si accostò pianamente, trattenendo il respiro, mentre Passacantando la incitava con i gesti al furto. Si udì per le scale un rumore. Ambedue ristettero. La tortora spennacchiata e zoppa entrò saltellando nella stanza; trovò il nido in una ciabatta, a piè del letto maritale.

Ecco... ti piglia ancora il tremito: di che hai paura? È un bell'uomo, un artista come vorresti tu... io lo so bene... non è più tanto giovane... a te piace così... io lo so perchè le mamme leggon nel cuore delle loro bimbe... Dunque non tremare... Lascia che egli ti vegga... Vuoi? Chi sa? Potrebbe essere lui... Nina non rispondeva; la gazza continuò a mormorare come una tortora.