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Sono tutte casette verdi, coi tetti coperti di coppi rossissimi, sui quali s'innalzano dei chioschi pure verdi, sormontati da banderuole variopinte o da palle di legno di diverso colore infilate in un'asta di ferro; torricciuole coronate di balaustrate e di padiglioni; edifizii della forma di tempietti e di villini; baracche e bicocche di una struttura non mai vista, capricciosamente sovrapposte, e strette le une contro le altre, che par che si disputino lo spazio; un'architettura di ripiego, tutta vanit

Che cosa doveva essere questo patio, mi disse il Gongora, quando i muri interni del portico erano luccicanti di musaici, i capitelli delle colonne scintillanti d'oro, i soffitti e le volte dipinti di mille colori, le porte chiuse da tende di seta, le nicchie piene di fiori, e sotto i tempietti e nelle sale correva l'acqua odorosa, e dalle nari dei leoni schizzavano dodici zampilli che ricascavan nella vasca, e l'aria era pregna dei più deliziosi profumi dell'Arabia!

Il gusto dei Romani per le figure, per i gruppi, per ogni rappresentazione scenica è generale e pronunciato in modo meraviglioso. Non vi è festa, in cui non si possa riconoscere. In parecchie chiese si possono vedere raffigurate scene bibliche, leggende, la nascita, la passione di Cristo. Si può osservare questo senso nelle botteghe stesse dei venditori di commestibili e nei banchi, dove si fanno cuocere cibi sulla pubblica strada. Anche questi hanno i loro santi, i loro patroni, le loro feste e gareggiano nell'adornare i loro negozi con fiori, pitture, lampade, statuette. Non appena arriva il carnevale, le botteghe dei pizzicagnoli, dei venditori di cacio, di salsicce, di prosciutti e di altre specie di commestibili, assumono l'aspetto di tempietti, nei quali in certo modo è venerata una preziosa salsiccia quale divinit

E le spiagge lunghissime e distanti, E le molli e le ripide pendici Mostravan con moltiplici sembianti I lor tugurii poveri e felici, E i campanili de' tempietti santi, Ove gi

Di Maria, che in orribile abbandono Indicibil, divin serba decoro, Di Maria che, abbracciando il morto Figlio, Frena le amare lagrime in sul ciglio! Fra gli sparsi tempietti si divelle, Qual tra la prole sua la genitrice, Qual magnifica luna infra le stelle, Sommo Tempio che al loco appien s'addice.

Sarebbe difficile una descrizione minuta del chiostro, tanto famoso per i suoi dipinti. Molti sono i tempietti e le cappelle, di costruzione laberintica, siccome si conviene ad un edificio fabbricato tra le rupi. Quei tempietti e quelle cappelle in parte sono fondati sulle grotte stesse, delle quali talora è visibile la nuda roccia; in parte sono appoggiati sulla parete della rupe.