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Clara Dolores doveva ricevere i suoi amici così, in un salotto in cui i quadri erano appoggiati a piè del muro, invece di pender dalle pareti, e le poltrone eran coperte di vecchie stoffe accatastate; prendeva e offriva il sopra un angolo di tavolino, accoglieva insieme un'amica e il tappezziere e lo stipettaio e il decoratore. Bruno sbuffava; ella rideva noncurante.

Segue la camera da letto del re, conservata tal quale, come era nel tempo suo, col letto parato di velluto cremisi trapunto d'oro, e tutto il rimanente degli arredi, costati dodici anni di fatica al tappezziere Simone Delobel, anche lui, come l'autore del Tartuffo, decorato del nome di valletto di camera. Accanto alla camera da letto è la sala dall'Oeil de boeuf, così detta da una finestra ovale nella parete, aperta per ottenerle più luce da una camera attigua. Ivi aspettavano i principi e i gran signori, ammessi alla felicit

Ma di colpo, si ricordò che aveva ancora da pagare il brum, e allora lasciò andar via il tappezziere per correre in cerca della Gioconda.

La carrozza si era fermata proprio dinanzi alla porta e il tappezziere gli era corso incontro aiutandolo a smontare. Grazie, caro Vergani! Sono tutto sconvolto! Ah, che disgrazia! Su di corsa per le scale, e l'altro dietro. Ma di sopra non c'era quell'ignorante maleducato del Brunetti?... Quel seccatore indiscreto di Pietro Laner?... Ah, che disgrazia! Ah, povero Fara-Bon!

Pietro Laner, il Brunetti, il tappezziere, il fattorino si guardarono l'un l'altro sbalorditi. Il capitano Fara-Bon?... Chi era il capitano Fara-Bon?

Nello stesso casamento, al pian terreno, c'era un giovane tappezziere che s'era innamorato della sartorina; ma lei si credeva nata ad alti destini, e diceva che «colla sua educazione, non avrebbe mai potuto adattarsi a sposare un operaio. Era avvezza a vivere in una societ

Anche il tappezziere che gli aveva venduto il mobilio della camera da letto e aspettava da un anno senza aver visto il becco d'un quattrino, avrebbe aspettato, diamine! il suo ritorno da Roma. Anzi, si scusò per il tarlo che qua e l

A ogni modo lei, come lei, non gli aveva detto niente! Ohè, ce n'è un altro: il tappezziere che aspetta sul portone! avvertì la Gioconda cacciando dentro il capo nella saletta e ridendo. Metto fuori la bandiera? Era questo un segnale convenuto: quando Cantasirena, ancora da lontano, vedeva la bandiera alla finestra, faceva di colpo un dietro-front.

Cantasirena, sbuffando, teneva una mano sul pancione ansante, come per rimetterlo in calma, e coll'altra, preso un fazzoletto, si asciugava il sudore. Seccatori insistenti! Morti di fame! Poi avvicinandosi, ancora colla voce rotta, oppressa, chiamò il tappezziere: Sono con lei.... signor Vergani.... ma quando fu sull'uscio si fermò d'un tratto per raccomandare al Brunetti di non andarsene.

In un giorno di scoraggiamento l'Ernesta, che aveva sempre in mente delle scene teatrali, disse: Se ora il tappezziere venisse a dirti: «Io t'amo sempre, perdono tutto, tua figlia sar