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Tra le suore dello spedale X.... ho conosciuto, tempo fa, Suor Carmelina, una giovane donna sottile e bianca, bianca come una Vergine di cera, pallida come un'ostia nell'ombra. I malati la chiamavano la santarella; ella sorrideva sempre, parlava sempre sottovoce, pronunciava s la z e tratto tratto diceva a' malati: Benedeto! Benedeto da Dio!

Or io l'ho tratto di tutti questi affanni; perché penso che questo sará stato medicina a farli uscir l'amor da le calcagna. Cosí non sentirá l'amare pene che lo facevan talor dare al diavolo. E non saria gran cosa che morisse da buon cristiano, un giorno, a lo spedale; onde sarebbe stato co' danari sempre un giudeo.

A queste parole l'Attilio Gritti, che per costume non aveva rispetto di chicchefosse uomo del mondo, e per soprappiù era alterato dal vin di Cipro, voltosi a suoi compagni, e dando in uno scoppio di riso, «A colui, disse, che ricorda così bene i provvedimenti della Serenissima Republica, è uscito di mente che in riva al canal San Secondo, fu eretto uno spedale pei vecchi cadenti.

Dopo un mese uscì dallo spedale e il dottore venne a trovarmi al caffè, per annunziarmelo. Un vero miracolo. Ma di suor Carmelina io non ho mai osato dimandare. Non so perchè. Se ella... Settembre 1886

Alla fine giunse una lettera, scritta da un compagno di sventura, la quale annunziava che il loro diletto languiva in uno spedale della Germania. Le fatiche di un intenso lavoro, il clima incostante, le privazioni imposte dalla necessit

Eugenio escì di corsa, senza cappello: entrò nel primo portone che trovò e disse alla portinaia: Cinque lire per voi, se mi trovate un medico o lo conducete subito qui accanto: che prenda una carrozza, mi raccomando!... presto!... Dieci minuti dopo la portinaia tornava con un medico addetto al servizio notturno dello spedale.

Ieri cominciò il mio amico al dopopranzo suor Carmelina m'ha fatto presente d'una manata di confetti. Abbiamo chiacchierato a lungo; lo spedale s'era messo a dormire Dove se ne va, ora che è guarito? Me ne vado a Venezia le ho risposto vado a rivedere mio pap

L'orrore era grande, e il sangue!... Quanto sangue laggiù, tra i cocci e i rifiuti, nel fango, su per la nera poltiglia luccicante!... Arrivò un medico, arrivarono le guardie, il pretore, un delegato, curiosi d'ogni parte. Il corpo dell'Antonietta fu tolto di , adagiato in una vettura, e trasportato allo spedale degl'Incurabili. Perchè la poverina era ancor viva.

PANURGO. I giorni a dietro, medicando lo spedale degli Incurabili, o fusse l'aria infetta di quel luogo o qualche occulta specie di peste, come tengo ben fermo, mi prese tutto e mi venne un spedal di malattie adosso.

Allora Cino le narrò del nuovo spedale, che il zio prelato volle aperto nel suo palazzo. Al che ella con animo soddisfatto rispose: