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«Ebbene, vi dirò: la Republica di Venezia vorrebbe che il Visconti avesse a rifugiarsi presso di lei. Ma questo suo desiderio non l'ha da saper nessuno, e molto meno questo Conte di Virtù. Se il Bernabò Visconti potesse però sapere questa volont

«Messereentrò a dire il Bronzino, «io non ci vedo ben chiaro in questa vostra pensata, e credo che voler cozzare colla Republica, sia per essere il più dannato mestiere di questo mondo.» «Tu non sai nulla, costei doveva essere gi

Sapeva che quel Visconti era protetto dalla Republica vedeva che volendo opporsi non avrebbe potuto a lungo gioco resistere contro tre, essendo solo, e quel fante della Republica si trovò in così terribil bivio che avrebbe voluto piuttosto trovarsi sott'acqua insieme a' suoi due compagni che in quella situazione.

Similmente ebbe ad aver cura della re familiare e oltre a ciò della republica, e, sopr'a tutte queste, lungamente sostenne esilio e povertá; accioché io lasci stare l'altre particulari noie, che queste si tirano appresso.

Fece uno sforzo, si aggruzzò sul davanzale.... s'udì un gran fracasso come d'una porta spinta a battersi contro d'una parte.... e in quel momento s'udì ai piedi di quella finestra un tonfo nell'acqua.... la stanza rimase vuota. Allora si sentirono assai chiare le voci del Visconti e del fante della Republica. «Che volete?» «Il consiglio mi ha comandato di entrare nelle vostre stanze

«E così ricordo le parole dell'illustre avo mio: La Serenissima Republica ha da guardarsi specialmente dagli uomini che portano troppo alta la fronte e troppo confidano di stessiL'ottuagenario doge anche a questo punto fu per pronunciare alcuna parola in difesa di Candiano, ma non osò; qualunque atroce accusa poteva essere pronunciata impunemente in quel luogo.

«Non penso di far nulla; ma costei meritava pure una tomba migliore di quella che si è data da .» «Non vorrei che qualcheduno passando e vedendoci qui con questo corpo morto, ci pigliasse per assassini.» «Si fa presto a gettar la broda addosso alla Republica.» «Si fa presto e non si fa presto, messere.» «Sai che se si avesse ad asciugare il canal Orfano, questo canale...»

La qual cosa negare non si può che Plato nel libro della sua Republica non lo scriva; ma le sue parole non bene intese da questi cotali fanno loro queste cose senza sentimento dire.

Ma non preveniamo gli eventi. In quella notte egli stette pensando e ripensando ai mezzi di poter liberare la diletta sua figliuola dalle mani del Visconti, ma per quanto colla sua mente sagace si sforzasse rintracciarne alcuno, non gli venne però mai trovato. Anzi quanto più durava in questa idea, tanto più vedeva che il caso era assolutamente disperato, e che in vece di provvedere al modo di liberarsene conveniva pensare a darsi pace ed a confortare più che si poteva Valenzia ad accettare quel che voleva la Republica. Ma il dolore, le lagrime, le preghiere della sua figliuola, troppo le stavano nella memoria e nel cuore. E in quanto a lui non reggeva all'idea che la sua figlia fra poco dovesse andar nuora di quel Bernabò, le cui atrocit

Il figlio di Bernabò da quattro giorni era ospite della Serenissima Republica, la quale, accoltolo, come era dovuto a figlio di principe, intanto che stava deliberando se dovesse o no esaudire le domande ch'egli le aveva fatte, e il partito che le aveva posto innanzi di far la guerra al Conte di Virtù, nessuna cosa lasciava intralasciata che meglio potesse render accetto a quel principe scaduto il soggiorno di Venezia.