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Ed elli a lui: <<Tu prima m'inviasti verso Parnaso a ber ne le sue grotte, e prima appresso Dio m'alluminasti. Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e se' non giova, ma dopo se' fa le persone dotte, quando dicesti: 'Secol si rinova; torna giustizia e primo tempo umano, e progenie scende da ciel nova'.

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che' la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era e` cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! Tant'e` amara che poco e` piu` morte; ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, diro` de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! Tant’ è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.

apri li orecchi al mio annunzio, e odi: Pistoia in pria d'i Neri si dimagra; poi Fiorenza rinova gente e modi. Tragge Marte vapor di Val di Magra ch'e` di torbidi nuvoli involuto; e con tempesta impetuosa e agra sovra Campo Picen fia combattuto; ond'ei repente spezzera` la nebbia, si` ch'ogne Bianco ne sara` feruto. E detto l'ho perche' doler ti debbia!>>. Inferno: Canto XXV

Pistoia in pria d’i Neri si dimagra; poi Fiorenza rinova gente e modi. Tragge Marte vapor di Val di Magra ch’è di torbidi nuvoli involuto; e con tempesta impetüosa e agra sovra Campo Picen fia combattuto; ond’ ei repente spezzer

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! Tant’ è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.

brevemente al Rodïan risponde; Poi rinova, d'amor la fronte adorno, Accoglienze dolcissime, gioconde; Ed indi fanno a la citt

Ed elli a lui: «Tu prima m’invïasti verso Parnaso a ber ne le sue grotte, e prima appresso Dio m’alluminasti. Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e non giova, ma dopo fa le persone dotte, quando dicesti: ‘Secol si rinova; torna giustizia e primo tempo umano, e progenïe scende da ciel nova’.

Cotal diss'ella, e giù dal fianco svelte Sospiri ardenti; e per lo sen le scende Caldo ruscel di lagrime novelle; Allora il mostro a così dir le prende: Reina, anco dal cielo, e da le stelle S'armato è di prudenza uom si difende; Rinova i preghi; a la tua nobil vita Giugne soccorso d'immortale aita.

Ed elli a lui: <<Tu prima m'inviasti verso Parnaso a ber ne le sue grotte, e prima appresso Dio m'alluminasti. Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e se' non giova, ma dopo se' fa le persone dotte, quando dicesti: 'Secol si rinova; torna giustizia e primo tempo umano, e progenie scende da ciel nova'.