United States or São Tomé and Príncipe ? Vote for the TOP Country of the Week !


Pon' mente alla strada innanzi a te, e sieguila. Quando ti sta gonfia la lagrima sotto la bella palpebra, raccogli l'animo tuo e sfòrzati di frenare l'impeto primo ch'ella fa per iscoppiare.

Ma tu puoi, tu che raccogli, Eco eterna di natura Nella mano Il fragor dell'uragano; Tu che togli Alle selve, al mar, all'etra L'armonia che scande i cieli; E tra i fili della cetra Tu che Dio soffermi e sveli; Tu che cinto d'alti canti Quest'erranti Muse ancor ritorni a noi; , tu puoi, Stretta in man l'antica tromba, Trarne un suon aspro di rame, Che ci tolga dallo strame, Che ci svelga dalla tomba.

Quale, dove per guardia de le mura piu` e piu` fossi cingon li castelli, la parte dove son rende figura, tale imagine quivi facean quelli; e come a tai fortezze da' lor sogli a la ripa di fuor son ponticelli, cosi` da imo de la roccia scogli movien che ricidien li argini e fossi infino al pozzo che i tronca e raccogli.

Comprese subito che un ritardo di pochi minuti poteva riuscire funesto. Vammi a prender dell'argilla in quel fossatello, diss'ella a Omar, e raccogli un po' d'acqua fresca. Il negro partì come un lampo e ritornò poco dopo con una grossa palla d'argilla grigiastra e morbida e una fiasca d'acqua.

Quale, dove per guardia de le mura piu` e piu` fossi cingon li castelli, la parte dove son rende figura, tale imagine quivi facean quelli; e come a tai fortezze da' lor sogli a la ripa di fuor son ponticelli, cosi` da imo de la roccia scogli movien che ricidien li argini e fossi infino al pozzo che i tronca e raccogli.

Ma non è tempo omai da più gir presso A fatti pensier; le mie giornate A fin son giunte, o morte, io mi t'appresso, Raccogli tu le membra egre, affannate, E se nume è l

Il volume era aperto alla pagina che ha codeste bellissime stanze, le quali, lette una volta, non si partono dal cuore: «Raccogli tu l'anima mia seguace, Drizzala tu dove la tua sen gìo: Così parla gemendo e si disface Quasi per gli occhi, e par conversa in rio.

E tu pure, o vivace farfalla dalle candide ali, esci dalla tua prigionia secolare; percorri liberamente il giardino del creato; inebbriati di luce e di profumi, raccogli il fiore che ti sorride, e, santificato da' tuoi baci, chiudilo nel tuo seno palpitante! Povera fanciulla! Aspettare, desiderare, morire...! tale la legge infame degli uomini antichi, de' tuoi oppressori brutali.

E così gli dicea: cessa il tormento, Nobil fanciul, che ti destini a Marte, E sappi che 'l cordoglio e lo spavento Da le scole di lui vanno in disparte: Le ferite del zio, che piagni spento Ti siano specchio; indi raccogli l'arte De le battaglie, e fian di gloria adorni Se con tal pregio forniran tuoi giorni.

Corpo disfatto dalle febbri, cuore convulso, aridi labbri vïolastri, sudate chiome, tese al par di nastri neri intorno al terribile pallore; vita che lotti nel disfacimento, io ti penetro tutta, io ti fo mia: chiudi gli occhi, raccogli in una pia rete di sogni il tuo lungo tormento!...