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Gli esercizi del fuoco erano preceduti dal movimento di base del preparatevi. A tale comando il fucile si portava presso a poco nella positura di «presentat-arm» e da questa si armava il cane, premendo con il pollice della mano destra sul vitone del cane medesimo. Ciò fatto si passava al secondo movimento, cioè all'impostatevi, portando il piede destro un palmo dietro al sinistro e volgendo il corpo verso destra, in guisa da «metterlo a mezzo profilo». Così si spianava l'arma «appoggiando la guancia destra sul calcio, chiudendo l'occhio sinistro per potere aggiustatamente mirare col destro lungo la canna l'oggetto che si vuole colpire.... Quando non sia determinato questo oggetto da prendere di mira, il soldato far

Questa fu l'introduzione; dopo la quale lo Zola fu costretto a parlare esclusivamente dello Zola. Il mio buon amico gli aveva detto il giorno avanti, annunziandogli la mia visita: Preparatevi a subire un interrogatorio in tutto le regole, ed egli aveva risposto gentilmente: Son bell'e preparato. Si cominciò dunque l'interrogatorio. Ma non lo feci io; non l'avrei mai osato: lo fece il mio amico con un garbo squisito, e lo Zola cominciò a parlare di , senza preamboli, naturalissimamente, come se parlasse d'un altro. Non c'è da dire se stavo inteso con tutta l'anima alle sue parole. Eppure, nel punto che cominciò a parlare, fui colto da una distrazione che mi fece patir la tortura, Non so come, mi balenò alla mente quella comicissima scena della Faute de l'abbé Mouret, quando il vecchio ateo Jeanbernat d

Non aspettavate di rivedermi così presto? gli disse a mezza voce la marchesa di Moya, mentre la regina si affacciava nell'intercolonnio, a guardare di sotto e d'intorno. Signora.... sa Iddio se avrei voluto contentarvi l'altro giorno; ma ho comandi superiori.... sono schiavo del dovere.... Il vostro dovere lo vedremo quest'oggi; ribattè la marchesa. E preparatevi a farlo bene.

Io non rispondo e non lascio entrare. Non ve lo consento. Me lo consento io. Non è giusto che io vi sequestri. Ti farei uscire per questa porticina, se ne avessi la chiave... Sonia Zarowska, preparatevi a ricevermi. Sono un agente della polizia. È insopportabilmente noioso!

Il linguaggio del sindaco deve essere stato violento al solito: uscito dalla sacristia, sul sagrato si volse indietro e disse: Pensateci dunque: fra tre giorni o mi date quelle carte o preparatevi a ciò che vi ho detto. Don Luigi, pallidissimo, rispose: Sar

Ma ecco qua chi vi porta lo Argumento. Preparatevi a pigliarlo bene, aprendo ben ciascuno il buco de l'orecchio. Oh che tranquillo sonno e che piacevol sogno m'ha rotto ser Giuliano con quella suo' voce da camera, che gli venga il canchero! Se mi donassi il miglior poder ch'egli abbi, non mi ristorerebbe del piacere che m'ha tolto svegliandomi.

Se noi facessimo colazione? domandò a un tratto la signora. Signora Lucia, ecco che avete un'idea disse lui, con cera spaventata. Preparatevi perchè ne ho un'altra. Che vuol dire quando mi ci metto! È una valanga. Signor Federigo, andiamo a far colazione qui, a cento passi di distanza, da Giovannino, nei boschetti delle rose e delle mortelle.

, donna Livia aveva ragione: perdonare sarebbe stato forse meglio. Mentre la principessa si trovava col duca, venne recata a Camilla una lettera di Federico. Erano poche parole. «Parto con Dal Pozzo, scriveva: sarò di ritorno domani. Scusatemi presso il principe e la principessa. »Conto lasciar subito la Sicilia, appena assunto il mio nome. Preparatevi voi e Gabriella

Ma io domanderò a voi che cosa si è sempre fatto delle spie, dei disertori e dei furfanti pari a costui. Per me, ve lo dico schietto; se fossi il mastro de' bombardieri, vorrei risparmiare una palla. E sia; ripigliò il Picchiasodo. a voi dunque, signora Ninetta; preparatevi a ricevere in casa un briccone.

Mi rimangono pochi istanti da vivere.... Ogni rimedio è inutile.... La vita sarebbe un supplizio.... Roberto il principe credevano a ciò che diceva. È una delle sue solite menzogne, mormorò il principe con durezza. Ma questa volta preparatevi a morire.... tutti gli stratagemmi saranno vani.... morirete.... per mia mano! No! gridò Roberto, non morir