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Giuliano le era seduto vicino, a cavalcioni su una sedia, e teneva posata una mano sulla spalliera della poltrona. Aveva chinata la sua faccia, così bionda e regolare, verso di lei, tuffando con visibile piacere il naso armato di pince-nez, nel fumo acremente profumato della sigaretta.

Evelina si tolse il pince-nez per riposare gli occhi, e fissò lo zio Matteo, sorridendo. Trovarsi col Laner? Il Laner è in gran ribasso. Oh!... Questo mi fa piacere! Cantasirena si tirò colla seggiola ancor più dappresso ad Evelina. Ce n'è un altro? Forse. Chi? Chi?... La ragazza lanciò un'occhiata verso l'uscio della cucina: la Gioconda poteva sentire.

Evelina, appena Nora se ne fu andata, posò la penna sul calamaio, si alzò, si avvicinò alla finestra mettendosi il pince-nez e rimase a osservare, a spiare nella strada, studiando di tenersi ben nascosta dietro le tendine.

Finalmente! temevo non si prendesse altro che emicrania, con questa puzza! e, per vederci meglio la miss forbiva il pince-nez col fazzoletto. Tutti tacevano, raccolti attorno al finestrino.

Oh, il signor Laner! esclamò Evelina alzandosi allegra e sorridente, per corrergli incontro e stringergli la mano. Ma poi, guardandolo, anche Evelina rimase colpita. Come sta, signor Laner? Bene! rispose Pietro arrossendo, perchè la ragazza si era levato il pince-nez per fissarlo faccia a faccia.

Evelina, sempre a capo basso, faceva rigirare il pince-nez, torcendone il cordoncino colle dita nervose. Adesso sono sola, sempre sola, disse poi arrossendo un poco, e in casa ho tanto da fare. Poi, ancora, il dizionario! Ci fu un momento di silenzio. Pietro pensava dolorosamente a quel "sola sempre sola!" Voleva dire che Nora era sempre con quell'altro!

Un po'... di Durlindana, sogghignò il Perego che si godeva di tanto in tanto a ricordarla, appunto perchè quell'altro se ne rodeva. Scriva, senza interrompere! Il Perego, si tirò il cordoncino del pince-nez dietro l'orecchio, e tutto umile, senza più fiatare, col muso basso, pronto colla penna sulla carta, aspettò che l'altro incominciasse.

Il Perego colla faccia ancor più trista e sparuta per la barba da fare, ancor più sudicio e straccione per quei sei o sette giorni di campagna, scrollava il capo e mormorava tra : La catastrofe, lo sfacelo è imminente, inevitabile! E si portava il cordoncino del pince-nez dietro l'orecchio con un moto più nervoso del solito.

A Biella ti s'allarga il cuore: la collina è gaia, la macchia generale del paese viva e svariata, le montagne a sfondo, se sono belle pei pittori, sono bellissime certo e buonissime per due poveri occhi stanchi di tutto, persino dei pince-nez affumicati, per due meschini polmoni, nati proprio per l'aria dell'Alpi.

Evelina continuava a far girare e rigirare il pince-nez, torcendone il cordoncino e a volte sogguardando il Laner con una timida carezza negli occhi languidi. Perchè non verrebbe qui da me, col lavoro? domandò poi il Laner. Io potrei aiutarla a correggere le bozze. , ; questo ! esclamò la ragazza vivamente, avvicinandosi al letto.