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«Quando voi vedete qualche straniero indicarvi le nostre piccole lotte di oggi, le gare personali, lo scetticismo larvato di una classe dirigente che ogni scende, e il potere essere conteso fuori delle idee, fuori dei metodi oggettivi, innanzi a un popolo che paga, vota e geme; quando vi si dice che qui il sacerdote è senza Dio, la cultura senza educazione e il cittadino senza obbiettivo pubblico, per concludere che una nazione nata ieri è oggi senza giovinezza, levatevi e costringetelo a voltare la faccia verso Pisa, dove Mazzini muore».

Egli viola la promessa scritta, ch'è in mano nostra, di non assalire prima di lunedì. Levatevi, Romani! Alle mura, alle porte, alle barricate! Proviamo al nemico che neppure col tradimento si vince Roma. Sorga l'intera citt

Dov'è la voce così potente che valga a rompere il sonno ai giacenti da secoli, e dire efficacemente: levatevi? Dov'è il soffio che possa sperdere quella polvere, e restituire la vivezza degli antichi colori al vecchio stendardo del popolo?

Tina indovinò l'intenzione, ma il suo volto rimase muto, mentre i suoi occhi diventati più grandi la guardavano pieni di una luce triste, simile a quella di certi tramonti, quando un giorno senza sole sta per cadere in una notte senza stelle. Levatevi, levatevi, insistè l'altra.

«Levátevi su dai tugurî e portate a Lui tutto quanto è dolore. Sul labbro del Nazareno è avverata la predizione di Elia. Quelli che tutti frustano, Egli chiama suoi fratelli prediletti; chi manca di un denaro, Egli dice possieda la sublime ricchezza; chi non ode, in Lui ode; chi più è stremato, Egli fortifica; dalla sua mano è medicata la piaga insanabile; i ciechi hanno per Lui veggenza; i muti per Lui dissuggellano la voce spenta, dov’è lacrima Egli fa nascere allegrezza; la donna sterile per Lui concepisce; anche i morti, anche i morti, per Lui, se dice:

«Oh, signor pievano rimbeccò Mattia mostrandosi quasi offeso: e spingendo innanzi un piede, si provò a reggersi ritto sull'altro; ma vacillò, vacillò sicchè per poco non andò a cascargli addosso. «Schifoso! urlò il pievano levandosi in piedi; briaco la vigilia d'un giorno in cui potremmo morire! Levatevi di qui..., e se domani non sarete a segno, mal per voi

Lo sapete voi? Voi lo sapete, ; ma tremate di pensarne perfino il nome dentro il vostro cervello. Quello, che non ardite pensare nel vostro segreto voi, io lo rivelerò a voce alta: lo ha ucciso suo padre... il padre nostro... Francesco Cènci. I prostrati non si mossero, ma raddoppiarono i singhiozzi. Levatevi su, vi comando; qui ci vuole altro, che pianto!

"Di simili errori è padre il delitto. Dove avete le chiavi della cassa?" "Eccole." "Levatevi, e andiamo a riscontrarla." "Non importa..." "A me importa moltissimo." "Non importa, vi dico...." "Perchè? Dite: perchè?" "Perchè è vuota." "Vuota!" "Vuota." "Ahimè!" esclama il mercante abbandonandosi sopra una sedia; "il male dunque è maggiore di quello che io immaginava!

Ben detto! gridarono tutti ad una voce. Levatevi di qua! E uno di loro, il Nelli, aggiunse con piglio marziale: fronte indietro, passo di carica, e marche! Il Collini vibrò una bieca occhiata a Lorenzo, un'altra in giro a tutti gli astanti, e stringendo i pugni, uscì dalla chiesuola, accompagnato dal sozio vestito di nero.

"Levatevi!" urlò la Regina, e i tre giardinieri si alzarono immediatamente, e s'inchinarono davanti al Re, alla Regina, ai figli reali, e a tutti gli altri. "Basta!" sclamò la Regina. "Mi fate girare il capo." E guardando al rosajo, continuò, "Che cosa avete fatto al rosajo?" "Con la buona grazia della Maest